Aieta, abbattute trenta piante di ulivo: intimidazione al vicesindaco Carlomagno
Aieta, vile intimidazione al vicesindaco Carlomagno: abbattute trenta piante di ulivo in un terreno in contrada Vracanda
Aieta, 19 ottobre 2024 – Una chiara intimidazione si registra nel piccolo centro di Aieta, ai confini con la Basilicata. Nel comune di poco più di 700 abitanti ignoti hanno tranciato trenta alberi di ulivo in un terreno di proprietà di Eugenio Carlomagno, che si trova in contrada Vracanda. Carlomagno è vicesindaco del borgo ed è anche docente di tecnologie elettriche ed elettroniche; ha lavorato anche come libero professionista. Quanto accaduto è stato denunciato ai carabinieri che adesso hanno avviato le indagini. Non ci sono dubbi sul chiaro gesto, le piante sono state tagliate completamente con attrezzi agricoli. Scrive in una nota Eugenio Carlomagno: “Questa è la ricompensa per chi per anni ha servito il comune di Aieta. Invito l'artefice del gesto scellerato e intimidatorio a farsi avanti e ad avere il coraggio di dare la giusta spiegazione per un atto così spregevole e impensato per il nostro paese. Non si toccano le piante sacre e per me di grande valore affettivo. Auguro a questa persona di non avere più pace”.
Il sindaco De Franco e l'amministrazione
Un messaggio di condanna del vile gesto è arrivato anche dal sindaco De Franco e dall’amministrazione comunale: “un atto con cui si vuole colpire l’incolumità psicologica della famiglia del vicesindaco e la stabilità dell’intera squadra di Governo. Questi atti meschini non fermeranno il nostro progetto”. Lo stesso sindaco De Franco ha poi aggiunto: “invito il vicesindaco ad andare avanti a testa alta e a non arretrare di un passo nell’opera meritoria che sta compiendo per garantire ad Aieta il progresso che merita”. Insomma, quanto accaduto potrebbe essere inquadrato nell'attività amministrativa del vicesindaco. Il piccolo comune, uno dei borghi più belli d'Italia, sta raccogliendo anche diversi finanziamenti per opere che serviranno a rendere più bello il centro collinare che, come è noto, conserva perfettamente il Palazzo Martirano-Spinelli, un edificio maestoso, fatto costruire nel XVI secolo dai marchesi Cosentino, signori di Aieta, poi venduto agli Spinelli.
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