Alta velocità, Italia del Meridione favorevole alla tratta tirrenica
- miocomune.tv
- 11 dic 2023
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Alta velocità, Italia del Meridione favorevole alla tratta tirrenica, meno impattante dal punto di vista ambientale

SCALEA – 11 dic. 23 - “Il dibattito che ha visto in questi giorni intervenire alcuni esponenti delle istituzioni e della politica rispetto alla nuova linea di Alta Velocità ferroviaria che collegherà Reggio Calabria a Salerno ci induce, come Italia del Meridione, a ribadire alcune nostre posizioni rispetto a questa questione”; Alta velocità, Italia del Meridione è favorevole alla tratta tirrenica, meno impattante dal punto di vista ambientale. Nei giorni scorsi, proprio a Scalea, Italia del meridione, con l'interessamento della vicesindaca e segretaria provinciale di IdM, Annalisa Alfano, ha discusso la questione su più tavoli della politica. Ora è il segretario regionale, Emilio De Bartolo, a ribadire di voler chiedere “con forza” che il nuovo tracciato di Alta Velocità che consentirà di raggiungere Roma in tempi finalmente europei, sia realizzato presto e bene.
“Già il fatto che nel 2023, alle nostre latitudini, non esista una tipologia infrastrutturale presente, invece in tutto il resto del Paese è la più macroscopica certificazione che i divari che separano questo territorio dalle altre aree geografiche più ricche sono ancora, purtroppo, fortemente presenti e dovranno essere invece rapidamente colmati. Oggi l'Italia è spaccata letteralmente in due: da una parte le 12 città con Tav, collegate ogni giorno con 300 treni AV che trasportano persone e merci e dall'altra, nel Meridione d'Italia, le città senza Tav. E d'altronde l'associazione fra AV e PIL è ormai una evidenza statistica acclarata unanimemente”. Temi evidenziati e trattati da Italia del Meridione, nel mese scorso al convegno di Scalea nel quale, oltre ad alcuni esponenti accademici e delle istituzioni, ricorda il segretario Regionale De Bartolo: “ha dato il suo contributo autorevole e propositivo anche il sindaco Giacomo Perrotta. In quella occasione abbiamo illustrato la nostra visione, che è quella che consentirà di accorciare tracciato e tempi di percorrenza, ridurre i costi e soprattutto eliminare il rischio di blocco dei cantieri.
Rischio che diventerebbe altissimo se si optasse invece per il tracciato che viene denominato "appenninico" o a zig zag e che dovrebbe bucare un vero e proprio massiccio qual è quello del Pollino, composto peraltro da rocce che, come dicono i tecnici, sono composte da carbonati pieni di acqua, con tutto quello che ne conseguirebbe in termini di sicurezza dei cantieri se durante i lavori si intercettassero getti d'acqua consistenti, stante la impossibilità a mappare tutte le vene d'acqua da cui le rocce stesse sono permeate. Il percorso cosiddetto "tirrenico" invece, ovvero la nuova linea che da Praia a Mare arriverà a Lamezia Terme è, per quanto ci riguarda, senza dubbio la più ragionevole, garantirebbe la realizzabilità in sicurezza, minimizzando gli impatti ambientali”.