Ambulanze senza medico a bordo: altri casi a Praia a Mare e Scalea
Si registrano altre segnalazioni e altri casi di ambulanze senza medico a bordo a Praia a Mare e a Scalea
Praia a Mare, 5 gennaio 2025 – Un appello lanciato pochi giorni fa dalle colonne di questo quotidiano: “Mai più ambulanze senza medico”, in relazione al decesso del dottor Enzo Saporiti avvenuto il 1 novembre scorso a Scalea, si rivela ancora una volta attuale e purtroppo in tutta la sua tragicità per altri nuovi casi a Scalea e Praia a Mare.
Praia a Mare
Un uomo di 47 anni, Tommaso Versaci, ieri mattina, poco dopo le 11.00, ha perso la vita a Praia a Mare, sul Tirreno cosentino, in una situazione altrettanto tragica.
Chi è giunto all'indirizzo del 47enne, nella zona denominata “Fumarulo” del comune di Praia a Mare, ha cercato di farlo nel minor tempo possibile e nel miglior modo, allertando fra l'altro anche l'eliambulanza. Ma i primi soccorsi, ed è qui che la questione si ripresenta tragicamente, sono giunti, questo si è appreso, senza medico a bordo. Una azione che è da tempo diventata una routine e che genera tante domande alle quali forse sarebbe giusto fornire risposte.
L'uomo, ieri mattina, è stato colto probabilmente da un infarto fulminante e quando è atterrato l'elisoccorso in piazza della Resistenza a Praia a Mare era ormai troppo tardi per poter prestare soccorso al malcapitato. Nell'abitazione dell'uomo erano giunti anche i carabinieri e la polizia locale per cercare di agevolare al massimo l'attività dei soccorritori.
Scalea
Le notizie di cronaca di queste ore riaprono vecchie e nuove ferite. Sono in tanti ad intervenire sulla problematica lanciata in questi giorni relativa all'attivazione dei soccorsi con le ambulanze senza medico a bordo. Il racconto tragico e purtroppo simile a quello di tanti altri arriva da Scalea, da un'altra famiglia. Il 26 dicembre un uomo del centro del Tirreno cosentino, Ugo Sollazzo, ha accusato un malore e, come raccontano i familiari, si è accasciato a terra con chiari sintomi di infarto in corso. “Abbiamo allertato il 118, giunto sul posto dopo 15/20 minuti unitamente alla guardia medica – raccontano i familiari -. Dopo una prima valutazione delle condizioni, è stato richiesto agli operatori dell'ambulanza di trasferirlo al pronto soccorso di Paola, ma purtroppo senza medico a bordo”.
Ugo arriva vivo all'ospedale San Francesco di Paola, in codice rosso, ma dopo pochi minuti viene data la notizia della sua morte. La domanda, i dubbi che si pone chi vive tale tragica esperienza sono sempre gli stessi: se ci fosse stato un medico a bordo sarebbe andata in maniera diversa? Si sarebbe potuto fare di più per salvare la vita ad Ugo Sollazzo e a tanti altri soccorsi con le stesse modalità?
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