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"Archimede": in aula il 12 aprile. Per l'ex sindaco Mele chiesti 2 anni e 2 mesi

Aggiornamento: 7 apr 2022

La difesa, gli avvocati Cozzolino e Adamo, hanno chiesto l'assoluzione con formula ampia. Si attende la decisione del Gup anche per gli altri indagati



DIAMANTE – 30 mar. 22 - Dovrebbe sciogliere le riserve il prossimo 12 aprile, il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Paola in riferimento al procedimento scaturito dall'operazione dei carabinieri della compagnia di Scalea, convenzionalmente denominato “Operazione Archimede”. Come è noto, dei 17 indagati, solo l'ex sindaco di San Nicola Arcella, Barbara Mele ha chiesto di essere giudicata con il rito abbreviato. Gli altri, in caso di rinvio a giudizio, proseguiranno con il rito ordinario. Ieri, in Tribunale a Paola, si è conclusa la fase preliminare, sia da parte dell'accusa che della difesa, in riferimento alla posizione dell'ex sindaco di San Nicola Arcella, Barbara Mele L'accusa ha chiesto per l'ex amministratore due anni e due mesi di reclusione e per entrambi i capi di imputazione contestati. Gli avvocati di fiducia, Vincenzo Adamo e Giorgio Cozzolino, invece, hanno discusso e chiesto l'assoluzione “Perchè il fatto non sussiste” per tutte le ipotesi di accusa. Il giudice paolano si è riservato la decisione, rinviando, anche per ulteriori repliche, al 12 aprile.



Nella stessa data dovrebbero essere rese note le decisioni sull'eventuale rinvio a giudizio degli altri indagati nella stessa operazione: Tiziano Torrano, 49 anni, di Diamante, responsabile dell'ufficio tecnico del comune di Diamante; Pasqualino De Summa, 57 anni, di Diamante, titolare e legale rappresentante di ditte nel settore della depurazione; Giuseppe Maurizio Arieta, 57 anni, di Scalea, per il periodo di indagine, responsabile del servizio lavori pubblici a San Nicola Arcella; Maria Mandato, 57 anni, di San Nicola Arcella legale rappresentante di una società nel settore della depurazione; Albina Rosaria Farace, 43 anni, di Santa Maria del Cedro, responsabile tecnico del comune di Sangineto; Francesco Fullone, 43 anni, di San Nicola Arcella, tecnico della prevenzione ambiente presso l'Arpacal; Enzo Ritondale, 41 anni, di Diamante, responsabile di una ditta; Renato La Sorte, 54 anni, di Nocera Terinese, socio di una Srl; Vincenzo Cristofaro, 51 anni, ingegnere di Belvedere Marittimo; Alberto De Meo, 52 anni, di Santa Maria del Cedro; Francesco Astorino, 39 anni, di Buonvicino; Giovanni Amoroso, 42 anni, di Buonvicino; Giovanni Palmieri, 48 anni, di Paola; Giuseppe Oliva, 56 anni, di Papasidero; Vincenzo Perrone, 64 anni, di Papasidero; Virgilio Cordero, 62 anni, di San Nicola Arcella.



L’indagine, Archimede, coordinata dal Procuratore della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni ha ad oggetto una serie di presunti illeciti riguardanti procedure ad evidenza pubblica nel settore della depurazione. In particolare sono state ricostruite, grazie all'attività dei carabinieri della compagnia di Scalea, presunte condotte collusive e fraudolente finalizzate ad avvantaggiare uno o più operatori economici con riguardo ad appalti e affidamento di servizi in diversi comuni dell’alto Tirreno Cosentino, anche in violazione dei criteri di rotazione nell’affidamento di lavori e aggirando il dovere di effettuare indagini di mercato. L'attività di indagine ha fatto registrare un punto fermo, lo scorso 20 luglio 2021. Successivamente, però come è noto, sono stati inseriti ulteriori documenti che sono confluiti negli atti, attualmente al vaglio del giudice delle udienze preliminari.





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