Barriere architettoniche alla stazione ferroviaria di Belvedere Marittimo
Sottopassi inutilizzabili, marciapiedi non adeguati, barriere architettoniche alla stazione ferroviaria di Belvedere Marittimo, inutilizzabile da chi è diversamente abile
Belvedere Marittimo, 27 novembre 2024 – La stazione ferroviaria di Belvedere Marittimo non è certamente priva di barriere architettoniche, è complesso per i diversamente abili poter agevolmente partire con un treno da quel luogo. La segnalazione delle criticità arriva da un cittadino del centro tirrenico, Ernesto Rinaldi. Problemi non esclusivamente legati alle barriere architettoniche, ma anche ai collegamenti.
Il treno regionale
Per esempio, fa notare Rinaldi: “il treno regionale 5583 è l’unico pomeridiano che non ferma a Belvedere Marittimo, un treno importante che parte da Napoli alle 12.50 e arriva a Cosenza alle 17.07, fascia oraria comoda e accessibile per molti pendolari che sono obbligati a fermarsi a Diamante”.
Ma la questione da evidenziare è quella legata alla mobilità dei diversamente abili: non esiste, secondo quanto segnala Rinaldi, nella stazione di Belvedere Marittimo, una predisposizione per accedere ai binari. “Esistono barre di ferro istallate – fa presente dove non passa neanche una carrozzella”. Ma ancora, nella stazione ferroviaria non esiste un accesso per il secondo binario.
Sottopassi non a norma
In altri comuni si è provveduto a realizzare delle corsie senza gradini ampliando i sottopassi, un valido esempio è nella stazione di Scalea. “A Belvedere Marittimo – scrive Rinaldi - il disabile non ha la possibilità di prendere il treno. Inoltre, prendere il treno o scendere alla stazione di Belvedere Marittimo per una persona disabile è letteralmente impossibile a causa della totale assenza di meccanismi e percorsi che possano portare chi vive su una carrozzella dall'entrata ai binari attraverso il sottopassaggio e viceversa: un'impresa titanica, per chi purtroppo soffre di un handicap fisico, riuscire a godere di un diritto come il viaggio in treno”.
Il Garante delle persone con disabilità
La questione è stata presa in esame anche dal garante delle persone con disabilità, sollecitato dallo stesso Rinaldi. La responsabile Daniela Vita scrive: “Questo ufficio di garanzia ha avviato la relativa attività istruttoria, finalizzata ad un accertamento delle condizioni illustrate, soggiungendo che il Garante stesso ha già intrapreso una serie di interventi, sollecitazioni e istanze a RFI ed ai comuni interessati per censurare e segnalare le enormi criticità riscontrate sul territorio calabrese relativamente alle barriere architettoniche che ancora oggi sussistono, costituendo un gravissimo ostacolo alla vita individuale delle persone con disabilità e violando i principi di inclusività recentemente ribaditi dalla normativa in materia”.
In carrozzella c'è il rischio di restare bloccati
Rinaldi, inoltre segnala che se una persona diversamente abile arriva con un convoglio alla stazione di Belvedere Marittimo, “rimane letteralmente bloccato sul marciapiede, perché non c'è modo di scendere nel sottopasso se si trova su una carrozzella. L'idea che una stazione ferroviaria così centrale per le zone limitrofe della Valle dell’Esaro sia letteralmente inutilizzabile da chi vive su una carrozzina, non è francamente accettabile”. Altro punto è anche quello relativo ai servizi igienici: “totalmente assenti. Non esistono spazi per chi aspetta il treno, con la conseguenza che durante i mesi invernali i cittadini in attesa devono aspettare all’aperto. Bisogna alzare la voce, in rappresentanza dei cittadini, non solo per migliorare i servizi”. La stazione ferroviaria di Belvedere Marittimo rappresenta l’unico snodo di collegamento con il trasporto ferroviario per l’intera area della valle dell’Esaro, si rammenta che in passato era attivo un servizio bus che con partenza dal piazzale della stazione arrivava fino a Castrovillari, servendo l’intero comprensorio”.
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