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Castrovillari e Cassano allo Jonio: supermarket della droga, 12 misure cautelari. I particolari

Cocaina, eroina, hashish e marijuana ceduti nelle principali piazze di spaccio. Operazione dei carabinieri del comando provinciale di Cosenza


CASTROVILLARI - 24 lug. 20 - Oltre 100 militari del locale comando compagnia carabinieri coadiuvati da personale del comando provinciale carabinieri di Cosenza, carabinieri del nucleo cinofili e dell’VII Nec di Vibo Valentia, coordinati dal Maggiore Giovanni Caruso, hanno eseguito 12 misure cautelari personali: uno in carcere, sette agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico e quattro con obbligo di dimora nel Comune di residenza (con divieto di uscire dal proprio domicilio tra le 21.30 e le 07.00) L'attività denominata “Big Square” si riferisce ai comuni di Castrovillari e Cassano allo Jonio. Notificati 24 avvisi di garanzia disposti dal Gip del Tribunale di Castrovillari su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti indagati ritenuti responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

Le misure sono state disposte a conclusione di articolata attività di indagine durata 5 mesi e coordinata dal sostituto procuratore Antonio Iannotta e condotta dall'aliquota operativa tra la fine di febbraio e fine luglio del 2019. Sono state intercettate in tutto 33 utenze telefoniche, eseguite 2 intercettazioni ambientali e monitorate delle private abitazioni in uso agli indagati mediante telecamere fisse. Grazie agli strumenti elettronici si è di riusciti ad accertare numerose attività di spaccio poste in essere, nel centro urbano del comune di Castrovillari (talvolta anche in pieno giorno), dai destinatari delle misure eseguite oggi. Gli indagati, nel concordare gli appuntamenti con i relativi assuntori, erano soliti utilizzare linguaggio criptico e volutamente accorto. Tra l’altro, privilegiavano l’utilizzo di applicazioni telefoniche, quali WhatsApp, Messanger e simili (che sfruttano la linea dati) al fine di evitare l’ascolto delle Forze dell’Ordine, in particolare sulle conversazioni in cui venivano presi gli accordi con gli acquirenti, ovvero interloquivano su fatti relativi all’attività di spaccio.

L’attività d’indagine prende avvio in seguito ad alcuni gravi fatti verificatisi a Castrovillari, a partire dalla fine del mese di ottobre 2018. Episodi che hanno creato un certo allarme sociale in tutta la popolazione attirando di conseguenza l’attenzione dei carabinieri. In particolare nella notte del 22 ottobre 2018, in corso Calabria, veniva data alle fiamme un’autovettura in uso al figlio di un pluripregiudicato residente a Castrovillari. L’attività informativa ha poi consentito di accertare che quanto accaduto era da ricondurre a dissidi sorti tra la delinquenza locale in merito al traffico di sostanze stupefacenti posto in essere da un altro pluripregiudicato del posto che, per l’espletamento dell'illecita attività, si avvaleva dei suoi più stretti familiari. Tale ipotesi investigativa ha trovato riscontro mediante un’attività eseguita a Castrovillari il 7 novembre 2018. Dopo una perquisizione domiciliare, i componenti del nucleo familiare del pregiudicato, composto da 5 persone (tutte poi arrestate), sono stati sorpresi mentre erano intenti a maneggiare ed a confezionare delle dosi di eroina,nella quantità complessiva di gr. 23 (di cui gr. 10 già suddivisa in 26 dosi termosaldate in bustine di plastica comunemente utilizzata per la spesa e gr. 14 in polvere).

A quel punto, i carabinieri hanno avviavto un'attenta attività di indagine durante la quale sono stati rinvenuti, in totale gr. 500 di marjuana, gr. 133 di cocaina, gr. 25 di eroina, gr. 200 di hashish, gr. 32 di sostanza da taglio di tipo mannite. L'attività aveva portato anche ad ottenere altri risultati: 9 arresti in flagranza di reato con contestuale rinvenimento di varie tipologie di sostanze stupefacenti, poi sottoposte a sequestro; 6 persone deferite a piede libero alla competente autorità giudiziaria con contestuale rinvenimento di varie tipologie di sostanze stupefacenti, poi sottoposte a sequestro; un totale di 71 riscontri all’attività intercettiva eseguiti dai carabinieri, a seguito dei quali si è proceduto a segnalare alla Prefettura di Cosenza 64 persone per uso personale.

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