Cetraro, il sindaco Cennamo firma il decreto: giunta azzerata

Azzerate le deleghe nella giunta del sindaco Cennamo a Cetraro, si riparte da zero, ma "Noi moderati" non sosterrà l'iniziativa

Cetraro, 6 giugno 2024 - Il sindaco Ermanno Cennamo ha dato corso a quanto annunciato nei giorni scorsi: ha azzerato la giunta comunale. E' di ieri il decreto che conferma la revoca delle deleghe attribuite agli assessori e ai consiglieri comunali. La giunta di Cetraro è composta dal sindaco e da un numero massimo di cinque assessori incluso il vice sindaco. Nel decreto del sindaco si richiama anche l’atto del 29 novembre 2023 con il quale la consigliera comunale Gabriella Luciani veniva delegata a rappresentare il comune di Cetraro ad esercitare i diritti spettanti quale socio della società consortile a responsabilità limitata denominata “Flag la perla del Tirreno”. Dunque, l’azzeramento riguarda tutte le deleghe attribuite compresa quella relativa al “Flag la perla del Tirreno, società consortile s.r.l.”.

Il decreto

La decisione, si legge: “al fine di favorire il dialogo in corso con le forze politiche e con i gruppi presenti in consiglio comunale, per addivenire, in tempi brevi, alla formazione di un nuovo esecutivo capace di affrontare al meglio la delicata fase che la comunità di Cetraro sta attraversando. Si ricorda che, fra le altre questioni, il comune di Cetraro è in dissesto finanziario. Nel decreto, il sindaco Cennamo revoca le deleghe avocando a sé le relative competenze, ma conferma la composizione della giunta comunale con i componenti precedenti: Tommaso Cesareo, vicesindaco; e: Barbara Falbo, Carmen Martilotta, Laura Losardo, Francesco Lanza assessori. Nel decreto si evidenzia ancora che al sindaco “resta salva ed impregiudicata la facoltà di esaminare, modificare e, ove occorra, di revocare, in tutto o in parte, il contenuto del provvedimento; il decreto sarà comunicato al consiglio comunale nella prima seduta valida”.

Aieta pronto al confronto

A questo punto, dopo che il sindaco Cennamo ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte, dovrebbe aprirsi la discussione. Qualcuno si è già espresso in merito.

L'ex sindaco Giuseppe Aieta aveva affermato: «Adesso si tratta di dare speditezza ad un confronto che deve essere largo senza pregiudiziali, perché noi siamo contro chi mette pregiudiziali; un confronto che tenga conto delle migliori energie politiche amministrative, che individui tre o quattro punti da affrontare».

Noi Moderati non ci sta

Interviene anche il gruppo “Noi Moderati” che si tira fuori dalla bagarre non prestando soccorso alla giunta Cennamo. “In un contesto storico, in cui il 'poco pensiero rimasto' informa la politica della nostra città – si legge in una lunga nota - è bene ribadire che questo partito non fa il mestiere del 'rianimatore' e, apertamente, persegue il principio fondante della democrazia, secondo il quale chi è maggioranza governa e chi è minoranza fa proposte alternative e mira a scalzare la prima.

Da qualche mese, di fronte ad una strampalata crisi di convivenza all’interno della coalizione, vincitrice alle elezioni del 2020 – scrive Noi Moderati - sembra che i rapporti politici si siano così avvitati su sé stessi, in maniera 'ammuinistica', tale da non far capire più niente ai basiti e meravigliati cittadini se trattasi di sanguinose faide personalistiche, come è più probabile dedurre, o di litigiose contrapposizioni amministrative. Chissà per quali reconditi motivi, tuttavia, alcune delle più rinomate minoranze consiliari e i loro rispettivi partiti hanno inteso promuovere un 'soccorso rosso' a quanti passano il tempo solo a sbranarsi tra di loro, mentre il debito aumenta a dismisura e i servizi pubblici assumono, sempre più, le sembianze di un Paese del quarto mondo”.

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