Cetraro, opere pubbliche, autovelox: botta e risposta fra sindaco e opposizione
Il dibattito sulla politica cittadina si anima, a Cetraro. Sul tavolo la chiesa di San Marco e l'attivazione di un autovelox
CETRARO – 14 mar. 23 - Provocazioni, dichiarazioni, che aprono il dibattito fra maggioranza e opposizione. Il tema, a Cetraro, è quello dei lavori nell'area della chiesa di San Marco e la provocazione del consigliere di opposizione Vaccaro: “La fabbrica, è quella di San Pietro”. Il consigliere di opposizione si chiede: “Ma come si fa a stare zitti? Quando si constata l'inconcludente determinazione di chi inizia e non finisce mai”. Il riferimento è alle opere di completamento dell'esterno della chiesa di San Marco a Cetraro Marina: “Un'opera destinata a rimanere per lungo tempo un cantiere edile – afferma Massimiliano Vaccaro -. Dalle informazioni che ci sono giunte, sembra che i soldini per continuare l'opera non ci siano e che, la ditta esecutrice dei lavori non abbia ancora beccato un quattrino. Siamo alle solite – commenta il consigliere -. Inadeguatezza ed incompetenza la fanno da padroni smentendo una ormai inutile e continua campagna di autoincensamento.
Promesse non mantenute e che non si potranno mantenere e che procurano nervosismo tra gli elementi di punta di questa Amministrazione. Tra le tante, la manutenzione, tanto sbandierata, con proclami di una gestione assessorile che sarebbe stata un toccasana, a dire dei blasonati rappresentanti e che, invece, non è nient'altro che un totale fallimento! Però si impiegano oltre 35.000 euro per posizionare autovelox tagliola”. Le critiche sull'iniziativa di posizionare degli autovelox sulla Statale 18 ha generato un'ampia discussione.
Il sindaco, Ermanno Cennamo, indirettamente replica agli attacchi dell'opposizione. “Due anni di intenso lavoro – scrive in una nota -. Da quando ci siamo insediati sono passati due anni di impegno, passione, entusiasmo, rinunce e intenso lavoro a servizio della comunità. Spesso l’amministratore pubblico viene considerato quello che tutto può e quello che, con un tocco di bacchetta magica, risolve i problemi. Magari fosse così. L’amministratore pubblico – afferma il sindaco - deve fare i conti con la burocrazia, che spesso ritarda le attività programmate. Chi ha avuto l’onore e l’onere di amministrare la cosa pubblica non può, per nessuna ragione, puntare il dito sui ritardi di attuazione dei progetti, sui ritardi di interventi manutentivi e sulla scarsità delle risorse economiche.
Da troppo tempo leggo con stupore attacchi ingiusti e gratuiti all’operato della mia amministrazione comunale, comprendo le aspettative di tanti che sperano in un reale cambiamento e sviluppo della città che vivono. Quel cambiamento che abbiamo proposto durante la scorsa campagna elettorale e che stiamo, con sacrifici e impegno, portando avanti nonostante le storiche criticità. Decidere di avviare il risanamento dei conti, di allineare le tariffe, di operare solo con certezze economiche e di dedicarsi a capofitto su quelle opere pubbliche ferme vuol dire cambiare il modus operandi per spalancare le porte al futuro”. Il sindaco Cennamo, qui, riprende la questione della chiesa: “Potrei elencare le tante iniziative che la mia giunta ha deciso di attuare con coraggio e responsabilità, oggi mi limito solo a ricordare che abbiamo consegnato alla comunità della Marina la nuova chiesa decidendo di investire 45 mila euro per il completamento dell’area esterna che, senza quell’impegno economico, sarebbe rimasta una perfetta opera incompleta.
Altro che lavori fermi. Nei prossimi giorni, avvieremo i lavori del Progetto Borghi, del ripristino delle scogliere danneggiate, delle scuole e attiveremo gli impianti fotovoltaici che abbiamo voluto su alcune di esse per consentire all’ente un notevole risparmio economico. Insomma – conclude Cennamo - comprendo le critiche costruttive ma non condivido chi trama nell’ombra a discapito di quegli amministratori che operano per l’esclusivo interesse della nostra città”.