Cetraro, sei ore di interrogatorio per l'ex consigliere regionale Giuseppe Aieta
Sentito ieri dal Gip, Rosaria meriti, e accompagnato dall'avvocato di fiducia Vincenzo Adamo
CETRARO – 17 gen. 23 - Oltre sei ore di interrogatorio per chiarire gli aspetti più importanti dell'impianto accusatorio contenuto nell'ordinanza che ha portato alla misura cautelare nei confronti dell'ex consigliere regionale Giuseppe Aieta. Come è noto, Aieta è stato destinatario di un provvedimento che prevede il divieto di risiedere in Calabria. Aieta si è presentato nelle prime ore del pomeriggio di ieri negli uffici della Procura, accompagnato dall'avvocato di fiducia, Vincenzo Adamo. Non si è avvalso della facoltà di non rispondere, anzi, ed era già evidente, ha deciso di spiegare i fatti principali che sarebbero alla base del cosiddetto voto di scambio; della grave accusa, per un politico, come la corruzione. Ed essendo convinto di aver agito esclusivamente ai fini politici, senza alcun ritorno di tipo economico o elettorale, insieme all'avvocato Adamo ha affrontato tutte le contestazioni, ha spiegato il senso di alcune intercettazioni, ha fornito tempistiche relative alle documentazioni ed ovviamente ha spiegato al Gip del tribunale di Paola, Rosamaria Mesiti, i rapporti con le persone coindagate. Non c'è stato nessun accordo elettorale corruttivo, ha ribadito più volte, da quanto si apprende, l'ex consigliere regionale del Pd.
IL RIESAME
Intanto, l'avvocato Vincenzo Adamo ha anche presentato istanza al tribunale del riesame per ottenere la revoca della misura restrittiva. Bisognerà attendere, eventualmente, anche questa decisione affinché Giuseppe Aieta possa far ritorno sul Tirreno cosentino e nella sua città di Cetraro dove, come è noto, è stato anche sindaco ed è tutt'ora consigliere di opposizione, sospeso dal provvedimento del prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, notificato lo scorso 13 gennaio, in base alla legge Severino. Aieta, durante l'interrogatorio ha sostenuto di non essere mai stato sostenuto, nelle sue campagne elettorali, dalla famiglia Ferrari; anzi ha riferito che le sue mire nel 2020, non erano legate alle elezioni regionali bensì a quelle nazionali, alla Camera dei Deputati. Ha anche spiegato le questioni, contestate, legate alla struttura speciale dell'ex consigliere regionale. Giuseppe Aieta a gennaio del 2018, data in cui vengono indicati alcuni episodi, ha dichiarato di non avere ancora nessun programma per le elezioni del 2020.
SOLIDARIETA'
Intanto alle numerose attestazioni di solidarietà che Aieta sta ricevendo sui social si aggiunge anche quella del Partito democratico, che scrive: “Siamo umanamente addolorati dalle ipotesi di reato contestate a Pino Capalbo, sindaco di Acri del Partito democratico, e Giuseppe Aieta, già consigliere regionale della Calabria, non più aderente al nostro partito. Alla luce delle prime reazioni politiche all’accaduto – si legge nella nota - appare necessario chiarire che le contestazioni mosse sono in una fase ancora molto preliminare che non consente di trarre giudizi sul comportamento degli indagati, dato che gli stessi non hanno ancora avuto modo di potersi nemmeno difendere. Esprimiamo, pertanto, la nostra vicinanza umana a Capalbo e Aieta, che abbiamo conosciuto come amministratori onesti, competenti e appassionati. Siamo sicuri che entrambi sapranno far valere davanti l’autorità giudiziaria le ragioni della loro estraneità ai fatti contesti.
Nel frattempo, il Partito democratico seguirà con attenzione l’evoluzione dell’inchiesta con piena e totale fiducia nella magistratura”.
FORZA ITALIA CETRARO
C'è anche una nota di Forza Italia di Cetraro che, fra l'altro, scrive: “siamo consapevoli, al di là delle ideologie e dell’appartenenza politica, che ci troviamo di fronte ad un uomo dall’enorme spessore etico e morale. Un politico che, nel corso degli anni, ha dimostrato pienamente lungimiranza e pragmatismo e ha saputo raccogliere un ampio consenso fondato esclusivamente su una capacità amministrativa di primo livello.
Ecco perché, anche noi di Forza Italia, ci uniamo al messaggio corale. Un messaggio di vicinanza rivolto all’uomo. A Giuseppe Aieta: tieni duro, siamo certi che la questione si chiarirà quanto prima e la vicenda si risolverà con una tua totale estraneità ai fatti contestati dalla magistratura”.