Cetraro: terremoto politico, le dimissioni del presidente del consiglio Rossi e i commenti 🖥
Rossi: "La mia scelta è logica, non politica. Il dissesto blocca il programma di Cambiamo Cetraro". "Cetraro in Azione": "Dimissioni coerenti, ora una nuova pagina di politica con la P maiuscola".
Cetraro, 12 aprile 2024 – Nel terremoto politico che sta avvolgendo il comune di Cetraro c'è un ulteriore elemento: le dimissioni dalla carica di presidente del consiglio comunale dell'avvocato Giovanni Rossi. Quest'ultimo ha spiegato le motivazioni della decisione ed, inoltre, all'ultimo consiglio comunale che ha decretato il dissesto finanziario ha votato in difformità alla maggioranza, contro la dichiarazione del fallimento dell'ente.
le dichiarazioni
«Ritengo opportuno chiarire – ha detto in un video Giovanni Rossi - i motivi che mi hanno indotto, sabato scorso, a votare contro alla dichiarazione di dissesto finanziario del nostro ente locale. Si tratta di una motivazione prettamente di natura logica e non di natura tecnica, né tantomeno politica. Ho votato contro il dissesto finanziario – spiega quindi Rossi - perché comporterà una serie di restrizioni da un punto di vista gestionale; per cui, tutti quegli intenti, tutte quelle azioni, quelle finalità che erano contenute nel programma politico di “Cambiamo Cetraro” non potranno più essere concretamente messe in esecuzione. Tant'è che ho affermato che la dichiarazione di dissesto finanziario decreta il fallimento del programma politico di “Cambiamo Cetraro”».
E' fallita l'idea
Un chiarimento doveroso perchè non è stato affermato che “era fallimentare il programma politico di Cambiamo Cetraro, ma è stato detto “che è fallita quell'idea”. Poi l'annuncio delle dimissioni dalla carica da parte del presidente del consiglio comunale Giovanni Rossi: «Ritengo che questa mia presa di posizione – afferma - comporti un ulteriore passo dettato dall'opportunità e dalla coerenza. Credo di aver assolto al mio mandato di presidente del consiglio comunale attenendomi sempre a quello che impongono le norme ed i regolamenti. Il mio compito fondamentale è quello di garantire e tutelare le prerogative dei consiglieri comunali e di vigilare sull'agire democratico del consiglio comunale. Io ritengo che durante questi anni ho sempre perseguito questi obiettivi; sono sempre rimasto neutrale; non ho mai espresso valutazioni di natura politica. Semmai ho criticato, ma ho criticato sempre ricorrendo a percorsi logici. Per cui non penso di aver violato i miei obblighi.
Le dimissioni dalla carica
Ciò nonostante – afferma Rossi - credo che sia opportuno che questa carica venga oggi rimessa nuovamente nelle mani della massima assise affinché il consiglio comunale si determini nell'individuare colui o colei che ritiene abbia le qualità per poter, attraverso un'azione neutrale, tutelare maggioranza e minoranza e, come ho detto tempo fa, anche coloro i quali hanno una rappresentanza politica sul nostro territorio benché non abbiano ottenuto quei voti che gli avrebbero garantito uno scranno a palazzo Pallottini».
Si registra anche la reazione di “Cetraro in Azione” che afferma: “Le dimissioni del presidente del consiglio, Giovanni Rossi, giungono a seguito di una decisione sofferta, ma coerente. Abbiamo sempre avvertito, Giovanni Rossi, come nostro presidente e non solo della maggioranza, tant'è che all'atto della sua elezione le minoranze non presentarono alcun candidato alternativo in quanto riconoscevano allora, ed oggi ancor di più, l'alto profilo istituzionale che incarnava e che garantiva i diritti di tutti i consiglieri. La sua decisione di votare contro la dichiarazione del dissesto, adducendo motivazioni politiche coerenti e trasparenti, restituisce alla città un quadro di Politica con la P maiuscola che fa ben sperare per il futuro di una città che ormai richiede solo competenze, esperienze, visione e che non riduce la politica solo alla gestione spicciola del potere attraverso operazioni trasformistiche che fanno danno alla città e ai cittadini”.
Cetraro in Azione
Il gruppo di Cetraro in Azione ritiene che, con le dimissioni del presidente del consiglio, si possa scrivere una pagina nuova di politica coerente, “che restituisce entusiasmo a tanti giovani che alla politica si sono avvicinati e che devono trovare per il futuro le ragioni dell'unità. A tal proposito – commentano da Cetraro in Azione - non può considerarsi secondario il ruolo svolto dal movimento politico Cetraro Attiva, di appartenenza del presidente del consiglio, che ormai da tempo non nascondeva il disagio per una gestione non più in linea con le pretese di sviluppo e di crescita che non si sono mai palesate. Rispetto a questo quadro, non possiamo che esprimere sincera stima ed apprezzamento per il presidente Rossi e il suo gruppo politico”.
IL VIDEO
L'intervento di Vaccaro
Dai gruppi di opposizione in consiglio comunale è intervenuto anche Massimiliano Vaccaro. Le dimissioni annunciate in queste ore dal presidente del consiglio comunale, Giovanni Rossi, hanno trovato consenso nelle fila delle minoranze consiliari, con il “rispetto istituzionale” che l'ex presidente del consiglio comunale merita. “Dopo la mannaia del dissesto finanziario (che produrrà lacrime e sangue in questa città) – commenta Vaccaro - arriva quella relativa alle dimissioni del presidente del consiglio comunale, l'avvocato Giovanni Rossi. Non possiamo che esprimere dispiacere per la decisione, in quanto Giovanni Rossi ha sempre svolto il suo ruolo con grande zelo e nel rispetto continuo e puntiglioso dei regolamenti e delle norme ad esso afferenti”. Ieri abbiamo riportato le motivazioni che hanno spinto Rossi a lasciare l'incarico. Secondo il consigliere Vaccaro, inoltre: “Le sue dimissioni sono un atto di grande coerenza da cui altri dovrebbero prenderne esempio e, al contempo, fanno scaturire riflessioni politico amministrative.
Intanto, Giovanni Rossi, nella sua coerenza politica e serietà di uomo, espone quali sono le motivazioni che lo inducono a lasciare il suo posto”. Secondo Vaccaro le riflessioni di Rossi sono importanti, come per esempio quella relativa alla presa d'atto di non poter realizzare il programma politico, legata direttamente alla seconda che riguarda il piano di riequilibrio finanziario, ossia, il cosiddetto pre-dissesto, “per il quale l'attuale maggioranza non ha avuto neanche la capacità di fare seguire l'iter formale e che ha determinato l'infattibilità del programma politico. Infatti – scrive il consigliere Vaccaro - la non approvazione del pre-dissesto non è dovuta ad una intervenuta sentenza della Corte Costituzionale del dicembre 2023, come vorrebbero farci credere ma, a gravi vizi della procedura presentata”. Secondo Vaccaro, il pre dissesto “è stato sbagliato dall'inizio, noi dell'opposizione siamo stati sempre contrari a questa scelta, ma, comunque, se fossero almeno stati capaci di eseguire correttamente la procedura oggi non saremmo in questa fase tragica”.