Confiscati ad un imprenditore, dalla Dia, beni per un milione di euro
Aggiornamento: 18 mar 2022
Attività della Direzione investigativa antimafia nel catanzarese. Sequestro beni nella disponibilità di un imprenditore
CATANZARO - 15 mar. 22 - La Direzione Investigativa Antimafia ha dato esecuzione ad un decreto di confisca e sottoposizione alla sorveglianza speciale emesso nei confronti di un imprenditore catanzarese ritenuto il vertice di un'associazione di stampo mafioso di tipo 'ndranghetistico, nei territori di Vallefiorita, Amaroni e Squillace, attiva sotto l'influenza delle locali cosche di Cutro e Isola Capo Rizzuto.
L'attività di polizia giudiziaria, si apprende, rappresenta la naturale prosecuzione del sequestro già
effettuato nel gennaio del 2021, decretato dal Tribunale di Catanzaro a seguito di accurate
indagini patrimoniali svolte dalla sezione operativa Dia, i cui esiti sono confluiti in una
proposta di prevenzione personale e patrimoniale avanzata dal direttore della Dia.
Il Tribunale collegiale ha riconosciuto l'attuale pericolosità dell'indagato evidenziando la
particolare gravità e solidità degli elementi emersi dagli atti dai quali si evince il suo elevato
spessore criminale, tanto da giustificarne la misura di prevenzione della sorveglianza speciale
con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di 3 anni.
Grazie alla puntuale ricostruzione contabile effettuata dagli investigatori, è emersa una
rilevante sproporzione tra i beni individuati e i redditi dichiarati, pertanto il Tribunale della
Prevenzione ha potuto disporre la confisca del patrimonio del proposto consistente nell'intero
compendio aziendale di 2 società attive nei settori della ristorazione e della tinteggiatura e
posa in opera di vetri, 1 associazione culturale, 10 immobili, 1 motociclo, 1 autovettura,
nonché rapporti bancari e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo stimato di
oltre 1 milione di euro.