Corigliano Rossano: arrestato il Lupin di Schiavonea
I carabinieri hanno scoperto due furti e una rapina commessi in poco tempo nell'area di Corigliano.
CORIGLIANO ROSSANO - 8 feb. 21 – I carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro, coordinati dal capitano Cesare Calascibetta, hanno dato esecuzione a due distinte ordinanze dispositive della misura cautelare degli arresti domiciliari emesse dal Gip di Castrovillari, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un 30enne del posto, indagato per i reati di furto aggravato e rapina.
Le indagini condotte dai militari della Stazione di Corigliano Calabro Scalo sono partite nel luglio scorso, quando l'uomo conosciuto come il "Lupin di Schiavonea” si è reso protagonista in pieno giorno, dapprima del furto di alcune banconote custodite all’interno di una macchina parcheggiata sul lungomare di Schiavonea e, successivamente, poiché scoperto da un passante, di una violenta colluttazione con quest’ultimo per assicurarsi la fuga. Il cittadino è dovuto anche ricorrere alle cure del pronto soccorso per le lesioni riportate. I carabinieri accorsi sul posto hanno acquisito, grazie alle assunzioni testimoniali dei presenti, elementi incontrovertibili sulla responsabilità dei fatti accaduti nei confronti del 30enne.
Gli altri episodi contestati dalle ordinanze dispositive di misura cautelare, invece, riguardano due diversi furti: il primo avvenuto nella notte del 13 gennaio scorso presso un ristorante, in quel momento chiuso, di Schiavonea. "Lupin”, si era introdotto all’interno dell’esercizio commerciale, dopo aver sfondato la vetrina, quindi aveva forzato il registratore di cassa e se ne era impossessato, con i circa 150 euro al suo interno. Grazie alle minuziose indagini fatte partire subito dai carabinieri della Stazione di Corigliano Scalo, era stato effettuato un sopralluogo dove era stato consumato il reato, a seguito del quale era stato trovato il cellulare, perso durante le concitate fasi del furto. Sottoposto a sequestro penale, grazie agli accertamenti esperiti, si è risaliti all’univoco uso dell’apparato da parte del 30enne. Inoltre sono state acquisite delle immagini di videosorveglianza che riprendono Lupin mentre effettua l’azione delittuosa e così i militari hanno deciso di effettuare una perquisizione d’iniziativa presso la sua abitazione, che ha permesso di sequestrare il vestiario usato durante il furto.
Il secondo episodio riguarda, invece, il furto avvenuto nella tarda mattinata del 23 gennaio scorso presso un’erboristeria, nella centrale via Nazionale di Corigliano Calabro. Il Lupin approfittando della momentanea chiusura dell’esercizio commerciale per la pausa pranzo, ha forzato l’ingresso e si è introdotto all’interno, asportando dieci profumi ed altri prodotti, per un valore stimato in circa 350 euro. Anche in questo caso, sono subito intervenuti i carabinieri ausonici sentendo a sommarie informazioni dei testimoni che avevano assistito all’azione delittuosa, acquisendo le immagini di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali nelle immediate vicinanze. Materiale tale da ottenere, ancora una volta, chiari e gravi indizi di colpevolezza nei confronti del Lupin.
Sulla base delle risultanze conseguite dai carabinieri, il Gip concorda nella sussistenza di esigenze cautelari per frenare l’attitudine dell’indagato a commettere reati contro il patrimonio e valutando la sua assoluta incapacità di autolimitarsi nella commissione di ulteriori condotte criminose della stessa specie. Anche sulla base dei numerosi precedenti penali specifici e sulla valutazione della non concedibilità della sospensione condizionale della pena qualora l’indagato venga definitivamente condannato, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.