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Corigliano Rossano, il Tenente Colonnello Giovinazzo al lavoro nel reparto

L'Arma si riorganizza nella terza città della Calabria, Corigliano Rossano, il reparto pronto a raggiungere nuovi traguardi investigativi, anche grazie alle collaborazioni



CORIGLIANO ROSSANO – 26 ott. 21 - Tira aria di novità e di un più stretto controllo del territorio nella città di Corigliano Rossano e sul territorio di competenza del nuovo reparto che ha sede proprio nella città di Corigliano Rossano, più grande di Cosenza e terza nella regione, dopo Reggio Calabria e Lamezia Terme. L'aria di novità è dovuta alla ristrutturazione dell'Arma sul territorio che, in questo modo, ha voluto accendere un faro su un'area che anche dal punto di vista dei reati merita attenzione. Il tenente colonnello Raffaele Giovinazzo, a capo del reparto territoriale, ha incontrato, ieri, la stampa. «Il 13 ottobre – ha ricordato l'ufficiale dell'Arma – è stato istituito il reparto territoriale di Corigliano Rossano. Una forma ordinamentale che l'Arma ha individuato come idonea per questo territorio, in quanto si è voluto privilegiare soprattutto la componente investigativa». Un modello organizzativo che deve necessariamente tener conto della peculiarità del territorio. Una visione diversa, d'insieme che le due compagnie di Corigliano e Rossano, ormai dismesse, non avrebbero potuto avere, proprio per il tipo di organizzazione. La struttura adesso, è stato già ribadito, avrà alle dipendenze le stazioni territoriali, da Corigliano Scalo, a Cariati, fino alla Sila Greca. «Il modello organizzativo – ha tenuto a ribadire il tenente colonnello Giovinazzo – ha previsto anche l'istituzione della Compagnia di Cassano allo Jonio che ha previsto l'assorbimento delle stazioni a nord: Villapiana, Trebisacce, fino a Roseto Capo Spulico. Si tratta di una rafforzamento dell'attività investigativa sul territorio».


E' la conferma che l'Arma vuole essere presente e garante della sicurezza dei cittadini tant'è che lo stesso Giovinazzo non nasconde altro tipo di collaborazione, come quella, per esempio, con la procura distrettuale antimafia: «Con il procuratore Nicola Gratteri, con la procura di Catanzaro e con i suoi collaboratori ho rapporti quotidiani. Questo – ha affermato Giovinazzo – è un territorio ad alto rischio criminalità ed i rapporti con la Distrettuale Antimafia non possono che essere quotidiani». Una nuova proiezione dell'attività dei reparti e una nuova organizzazione, ha sottolineato l'ufficiale, con la quale l'Arma vuole fronteggiare le esigenze della terza città calabrese. Esigenze di carattere operativo che negli anni hanno caratterizzato il territorio. Giovinazzo auspica che: «I risultati che il reparto territoriale porterà, siano in linea con le aspettative, non soltanto dell'Arma dei carabinieri, ma soprattutto dei cittadini di questo territorio». Le attività investigative, coperte dal segreto istruttorio, ha poi rivelato il tenente colonnello, devono necessariamente essere portate a termine sotto la direzione della Procura di Castrovillari e con la Dda di Catanzaro. Giovinazzo, infine, ha confermato una serie di incontri istituzionali già conclusi sul territorio di competenza: «Bisogna fare squadra – ha detto -. La concretezza è la cosa più importante e sicuramente su questo puntiamo».



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