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Cosenza, la polizia individua ed arresta l’autore del tentativo di rapina di un mese fa

Lo scorso 17 giugno alla banca Popolare di Bari su corso Mazzini

COSENZA - 15 lug. 20 - In poco meno di un mese, magistratura e polizia di Stato chiudono il cerchio sul tentativo di rapina perpetrato in un istituto bancario su Corso Mazzini di Cosenza.

Nel pomeriggio di ieri, la squadra mobile ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere, emessa lo stesso giorno dal Gip presso il Tribunale ordinario di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Capo Mario Spagnuolo, nei confronti di un pregiudicato, F.V. 46 anni, di Cosenza, perché ritenuto responsabile dei reati di rapina, violenza privata, porto abusivo di oggetti atti ad offendere, evasione.

In particolare, la rapina era avvenuta attorno alle ore 11 del giorno 17 giugno scorso. Il malvivente con una tuta da meccanico, un cappellino e una mascherina, era entrato all’interno della filiale della “Banca Popolare di Bari”, su corso Mazzini, e dopo aver scavalcato il vetro che divide le casse dal pubblico, sotto la minaccia di un taglierino, aveva intimato ad alcuni dipendenti di consegnare il denaro contenuto nelle casse. L’azione criminale del malvivente aveva però incontrato l’inaspettata reazione di alcuni dipendenti che lo avevano affrontato, anche brandendo alcune sedie, cogliendolo alla sprovvista.


Facendosi scudo di un cliente, il rapinatore era poi riuscito a scappare.

All’individuazione dell’autore della rapina, si è giunti grazie a una serie di accurati accertamenti. Il malvivente stato individuato attraverso il riconoscimento fisiognomico fatto in base all’analisi delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza dagli uomini della IV sezione “Reati contro il patrimonio” della Squadra Mobile e, parallelamente, attraverso la comparazione delle impronte digitali trovate sulla scena del crimine dagli specialisti del gabinetto provinciale di Polizia Scientifica della Questura.

L’arrestato dovrà rispondere anche del reato di evasione; il giorno della rapina, infatti, si trovava in regime di arresti domiciliari. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari.

 
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