Dà fuoco all'auto del parroco e viene identificato e arrestato
Un uomo di nazionalità russa aveva appiccato l'incendio all'auto del parroco della chiesa di Santa Maria ad Nives, a Corigliano Rossano
CORIGLIANO ROSSANO – 31 mag. 22 – Dà fuoco all'auto del parroco, ma viene subito arrestato dai carabinieri. Giusto il tempo di avviare le indagini e di recuperare gli elementi utili. Così è finito in manette uno straniero ritenuto responsabile dell’incendio doloso di una autovettura. I carabinieri del comando Stazione di Corigliano Scalo, con i colleghi della Sezione Radiomobile, coordinati dal comandante del reparto, tenente colonnello Raffaele Giovinazzo, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, un cinquantenne di cittadinanza russa, titolare di precedenti di polizia è ritenuto verosimilmente coinvolto nell’incendio doloso di una autovettura parcheggiata all’interno del piazzale della Chiesa “Santa Maria Ad Nives”, a Schiavonea. Tale intervento è scaturito dalla richiesta pervenuta dal proprietario dell’auto, il parroco, che si è accorto delle fiamme che si stavano sviluppando sul piazzale esterno del luogo sacro. I militari intervenuti tempestivamente hanno immediatamente individuato e catturato il responsabile dei fatti criminosi, arrestato in flagranza di reato. L'uomo, dopo le formalità di rito, è stato tradotto in attesa del rito per direttissima.
SOLIDARIETA' DALLA DIOCESI
Si apprende con tristezza di cuore dell’episodio avvenuto all’alba di oggi, che ha visto un fratello russo appiccare fuoco alla autovettura di Padre Francesco Ansalone, parroco di Santa Maria ad Nives di Schiavonea, al culmine di un momento di profonda disperazione e disorientamento. Nell’esprimere vicinanza a Padre Francesco e all’intera comunità parrocchiale e dei padri redentoristi, da sempre punto di riferimento per quanti cercano conforto e accoglienza, si coglie l’occasione anche per ribadire l’encomiabile lavoro di servizio svolto dagli operatori della Caritas parrocchiale, sempre pronti a porgere una mano a chi si trova in difficoltà.
Quanto accaduto, non di meno, ci induce a una riflessione sul difficile momento che si sta vivendo, in cui la disperazione troppo spesso prende il sopravvento e si impadronisce dei cuori di chi soffre e non intravede una via di uscita, perdendo ogni speranza verso il domani. L’invito, quindi, è di rafforzare, tutti e ciascuno, gli sforzi per non far mancare a nessun fratello la nostra vicinanza, che sia essa fatta di una parola di conforto o di un pasto caldo condiviso alla stessa tavola. Riprendendo quando detto da Papa Francesco che ci guida nel nostro vivere quotidiano, invitandoci a combattere la cultura dello scarto, dobbiamo sperimentare, giorno dopo giorno, la gioia di essere grembo accogliente per chi ha smarrito la strada e il senso della propria vita, facendo dell’amore vero verso il fratello l’unica arma da usare per combattere indifferenza, solitudine ed emarginazione. L’episodio di questa notte, come anche quello di qualche giorno fa ai danni della comunità dei padri Salesiani, non ci fa rinunciare ad essere solidali verso i fratelli che numerosi bussano alle porte delle nostre parrocchie. Anzi, ci esorta ad essere ancor più attenti e solidali con chi ha bisogno.