Diamante e Grisolia, rifiuti, uniti per l'ambiente. Controlli intensificati
I consiglieri Campagna e Cauteruccio di Grisolia e Diamante hanno effettuato, insieme ai tecnici e alla polizia locale un sopralluogo
DIAMANTE / GRISOLIA – 22 mar. 21 - Due comuni uniti a caccia di rifiuti speciali, in particolare di lastre di eternit abbandonate. Luigi Campagna, consigliere comunale di Grisolia e Antonio Cauteruccio, consigliere con delega all'ambiente a Diamante, come anticipato, hanno effettuato un sopralluogo. Presenti anche i responsabili degli uffici tecnici, i rappresentanti delle due amministrazioni hanno focalizzato l'attenzione lungo il torrente Vaccuta che segna il confine fra i territori. Insieme agli agenti delle polizie municipali dei due centri è stata verificata “l'anomala concentrazione di rifiuti in zona depuratore consortile di località Vaccuta” focalizzando inoltre l'attenzione “sulla presenza di eternit abbandonato in un canale”.
“Si è sancito, soprattutto in un'area di confine come quella oggetto della segnalazione – fanno sapere Campagna e Cauteruccio - un patto operativo di collaborazione tra i due enti per risolvere il problema. I danni ambientali, specie quelli che coinvolgono l'amianto, non hanno confini per cui possiamo e dobbiamo collaborare tutti alla risoluzione del problema facendo in modo che la cosa non si ripeta, come già ribadivamo recependo la segnalazione della sezione alto Tirreno cosentino di Italia Nostra”. I due comuni hanno già in programma la rimozione del materiale che come è noto è pericoloso se disperso nell'ambiente e soprattutto se viene frantumato visto che rilascia fibre cancerogene. “Si procederà nell'immediato ad avviare in maniera congiunta le procedure necessarie ad effettuare la rimozione e lo smaltimento dell'eternit abbandonato sul confine – fanno sapere Campagna e Cauteruccio - sostenendone insieme il costo e a rimuovere gli ammassi di rifiuti abbandonati nella stessa zona sui rispettivi territori di competenza. Verranno regolamentati e controllati gli accessi all'area, chiudendo dei varchi e installando delle specifiche fototrappole, al fine di impedire che tali episodi si ripetano”.