Diamante, ripetitori telefonici: i ricorsi vanno avanti al Tar
L'amministrazione comunale resiste al ricorso proposto davanti al tar dalle compagnie telefoniche contro il regolamento ed il diniego alle autorizzazioni
DIAMANTE – 29 ott. 21 - L'amministrazione comunale ha autorizzato il sindaco Ernesto Magorno a costituirsi nel ricorso innanzi al Tar per affrontare la questione dei ripetitori telefonici. La compagnia Vodafone ha presentato ricorso per l'annullamento, previa sospensione, del provvedimento di diniego del 6 luglio scorso del comune di Diamante, alla realizzazione di un impianto in contrada Riviere. La compagnia telefonica chiede anche l'annullamento o declaratoria di illegittimità del regolamento comunale sui ripetitori di telefonia mobile. Con il provvedimento di diniego impugnato, il comune di Diamante ha concluso per il rigetto dell'istanza congiunta presentata da Inwit spa e Vodafone spa per l’istallazione di un nuovo impianto di telefonia multigestore di proprietà di Inwit spa e su cui dovevano essere ospitati gli impianti Vodafone. Secondo il comune la richiesta sarebbe in contrasto con l'articolo del regolamento che riguarda la localizzazione degli impianti di telefonia mobile di telecomunicazioni radiotelevisive e degli elettrodotti che prevede il divieto di istallazione degli impianti in aree sensibili. Secondo la società ricorrente: “il provvedimento oggetto dell'impugnativa e l’intero operato dell’amministrazione comunale resistente sarebbero profondamente illegittimi ed ingiusti”.
La società di telefonia evidenzia, fra l'altro, come la norma dispone, “con termini tassativi, che le infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione sono assimilate ad ogni effetto di legge alle opere di urbanizzazione primaria” e dovrebbero essere autorizzate dagli Enti locali, previo accertamento, da parte dell'organismo competente della compatibilità del progetto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, stabiliti uniformemente a livello nazionale. L'amministrazione comunale di Diamante prevede il divieto di installazione di impianti nelle aree sensibili, in area soggetta a vincolo paesaggistico; sui fabbricati. Sono permesse soltanto le installazioni di impianti realizzati da altri Enti pubblici (Protezione civile, carabinieri, polizia, forze armate, vigili del fuoco, capitaneria di porto, corpo forestale dello Stato, guardia di finanza ecc.) se dichiarati necessari a garantire i servizi di pubblica utilità. Prosegue, dunque il braccio di ferro con le società di telefonia mobile che puntano a moltiplicare gli impianti mantenendo, in questo modo, più bassa la potenza di emissione.