Diamante, rissa sfiorata in consiglio comunale: la versione del sindaco Ordine
Il sindaco di Diamante, Ordine, interviene sulla rissa sfiorata in consiglio comunale a Diamante e racconta la propria versione ed il proprio punto di vista
Diamante, 10 marzo 2025 – I momenti di tensione registrati nel corso del consiglio comunale di giovedì sera a Diamante, in cui si è sfiorata la rissa, fanno registrare anche nuove reazioni, come quella del sindaco Ordine. Ovviamente, non è d'accordo con la lettura dei fatti il sindaco stesso Achille Ordine che fornisce una sua versione e visione. Dalla minoranza si è gridato “vergogna” perchè la discussione come è noto è sfociata, a seduta consiliare sospesa, in un tentativo di aggressione.
Il sindaco Ordine
Secondo il sindaco Ordine: “Ad essere vergognosa è la mistificazione della realtà, la strumentalizzazione dei fatti. E' la silente indifferenza di chi, tra le forze consiliari, nonostante gli attacchi e le offese rivolte al sindaco, non senta il dovere e la necessità di stigmatizzare i fatti accaduti e di prendere le distanze da determinati comportamenti”. Dalle minoranze si è registrato un duro attacco al sindaco che in un momento si sarebbe spostato velocemente verso il consigliere Liserre ed è stato trattenuto dal vicesindaco e da un assessore.
La lettura dei fatti
Il sindaco Ordine ritiene però che la lettura dei fatti abbia una piega diversa e spiega: “Quando si rivolgono offese al sindaco (peraltro del tutto immotivate), non (solo) si offende la sua persona (tralasciando tutto il resto), ma si offende soprattuto chi è stato democraticamente eletto per rappresentare ed amministrare una città. Si offende un’intera comunità che dal sindaco è rappresentata. E, purtroppo, non è la prima volta che questo succede”. Il gruppo di minoranza LiberaMente sostiene che il sindaco abbia quasi aggredito il consigliere comunale Liserre. Per Ordine, si tratta di “Affermazioni gravi, perché assolutamente non veritiere. Capisco – spiega - che qualcuno pensi di avere sempre la verità in tasca, ma addirittura avere la presunzione di conoscere il pensiero o le intenzioni altrui appartiene a una dimensione trascendentale, ultraterrena, che forse qualcuno ritiene di possedere”.
Gli interventi in consiglio
Le lamentele sulla mancata possibilità di intervento della minoranza all'inizio del consiglio comunale, come sostenuto da Giuseppe Pascale, che ha poi abbandonato l'aula, sono contestate dal sindaco Ordine. “Ho sentito le forze di opposizione lamentarsi di una compressione del diritto al contraddittorio o dell’impossibilità di poter interloquire sulle questioni che attengono al paese. Le evidenze dicono altro. Basta guardare i video dei consigli comunali per capire come, anche in questo caso, si strumentalizzi la realtà. Appare evidente, come la dialettica e il confronto siano in tutto e per tutto garantiti e assicurati dal presidente del consiglio comunale, Mariano Casella (come è giusto e doveroso che sia), su tutti i punti all’ordine del giorno, anche ben oltre i limiti normativi che disciplinano il funzionamento del consiglio comunale. Ma su questo si tace. Si preferisce sostenere che il presidente del consiglio comunale avrebbe impedito ai consiglieri di fare comunicazioni, senza però rimarcare come il regolamento sul funzionamento del consiglio stabilisca come le comunicazioni siano prerogativa del presidente. In conclusione – afferma Ordine - il sindaco può essere offeso e al presidente (a tacer d’altro) è preclusa la possibilità di applicare il regolamento. Questa è la lettura che sembra trarsi. Preferisco lasciare ai cittadini ogni più opportuna valutazione”.
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