Diamante, un murale sarà dedicato al Generale Dalla Chiesa
Aggiornamento: 13 ott 2022
Il sindaco Magorno ha incontrato il comandante della Compagnia di Scalea, Andrea D'Angelo
DIAMANTE – 10 ott. 22 - La città del Tirreno cosentino, fra le più dipinte d'Europa, vuole inserire nel lungo elenco di murales anche una immagine che possa ricordare il generale dell'Arma dei carabinieri, Carlo Alberto Dalla Chiesa. Una figura simbolo della “lotta alla mafia” che, come si ricorderà, nel 1982 fu nominato prefetto di Palermo, proprio con l'incarico di contrastare Cosa nostra. In via Carini, il 3 settembre 1982 trenta, con pallottole di Kalashnikov vennero uccisi Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie Emanuela Setti-Carraro insieme all'agente di scorta, Domenico Russo. Una figura che molti comuni ricordano con l'intitolazione di strade e luoghi simbolo. Nella città di Diamante, a questo punto, non poteva mancare un murale dedicato alla figura del generale Dalla Chiesa.
Il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, ha incontrato il capitano Andrea D'Angelo, comandante della compagnia carabinieri di Scalea, e il luogotenente Danilo Guidi. Fanno sapere dall'amministrazione, l'incontro è avvenuto proprio “per definire gli ultimi dettagli del Murale che verrà realizzato nella nostra città dall'artista Agostino Cirimele, anche lui presente alla riunione, e che sarà dedicato alla figura del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, di cui proprio lo scorso 3 settembre è stato commemorato il quarantennale della morte. Il Murale – spiegano dall'amministrazione comunale di Diamante - oltre ad avere lo scopo di ricordare la figura di un coraggioso servitore dello Stato e di far conoscere ai più giovani pagine fondamentali e importanti della storia del nostro Paese, vuole essere un doveroso omaggio all'Arma dei carabinieri, verso la quale vanno i più alti sentimenti di riconoscenza per l'importante e insostituibile contributo che ogni giorno dà nella nostra società e sul territorio, a tutela della sicurezza dei cittadini e della difesa della nostra Repubblica”.