Droga: operazione Katarion: al via il processo con il rito ordinario
Aggiornamento: 19 gen 2022
L'operazione del 10 marzo 2021 sul Tirreno cosentino portata a termine dai carabinieri delle compagnie di Scalea e Paola
SCALEA – 17 gen. 22 – Prima udienza al tribunale di Paola dedicata al processo, con rito ordinario, riferito all'operazione anti droga dei carabinieri della Compagnia di Scalea e dei colleghi della Compagnia di Paola, denominata “Katarion”. Si è svolta questa mattina davanti al tribunale collegiale: presidente Alfredo Cosenza, a latere: Altamura e Cominato. La prima udienza è stata dedicata alla costituzione delle parti, alle richieste istruttorie del Pubblico ministero, Romano, e delle difese. È stato redatto un primo calendario per le udienze già programmate a marzo e ad aprile: nella prossima udienza di marzo dovrebbe essere conferito l'incarico al perito per trascrivere tutte le intercettazioni, si terrà l'escussione e il controesame delle difese di due testimoni del Pubblico ministero. I difensori si sono riservati di richiedere le trascrizioni anche di altre intercettazioni non comprese nel compendio. Sono state ammesse tutte le richieste istruttorie delle difese, i testimoni e i consulenti.
Nella prime ore della mattinata del 10 marzo 2021, i militari del comando provinciale carabinieri di Cosenza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip di Catanzaro, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 33 soggetti, indagati, a vario titolo, dei reati di “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti; produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti; estorsione, tentata e consumata, aggravata dal ricorso al metodo mafioso; detenzione illegale di armi da fuoco”, nell’ambito delle investigazioni relative ad un’organizzazione criminale operante sotto l’egida della storica consorteria mafiosa “Muto” di Cetraro.
GLI IMPUTATI E I DIFENSORI NEL RITO ORDINARIO
Addino Salvatore, avv. Italo Guagliano;
Aita Giovanni, avv. Armando Sabato e avv. Giuseppe Bruno;
Amoroso Salvatore, avv. Luca Branchicella;
Antonuccio Carmine, avv. Marco Bianco;
Casella Ciriaco, avv. Francesco Liserre;
Caccamo Davide, avv. Luigi Crusco;
Franco Giovanni, avv. Antonio Crusco;
Greco Roberta, avv. Carmela Bruno;
Greco Stefano, avv. Antonio Crusco;
Grosso Ciponte Luca, avv. Sabrina Mannarino;
Iacovino Agostino, avv. Vito Caldiero;
Iannelli Michele, avv. Giuseppe Bruno e avv. Cesare Badolato;
Impieri Ciro, avv. Italo Guagliano;
Impieri Luca, avv. Santina Bruno;
Impieri Rosario Alessandro, avv. Vito Caldiero;
Lombardi Rossella,avv. Natalia Branda;
Mandatiti Giuseppe, avv. Carmine Curatolo;
Napoli Pasquale, avv. Antonio Crusco;
Oliverio Pierluigi, avv. Giuseppe Bruno e avv. Ivana De Angelis;
Orto Salvatore, avv. Giuseppe Bello;
Pastorelli Lorenzo, avv. Natalia Branda;
Perrone Carmine, avv. Andrea Napolitano;
Ricca Carlo, avv. Antonio Crusco;
Ricca Stefania, avv Antonio Crusco;
Ricco Loris, avv. Armando Sabato;
Ricco Marcello, avv. Giancarlo Greco;
Scorza Franco, avv Armando Sabato e avv. Marco Bianco;
Spanò Giuseppe, avv Marco Bianco;
Sollazzo Annamaria, avv Antonio Crusco;
Stabilito Giuseppe, avv Giorgio Cozzolino;
Trombino Andrea, avv. Marcello Manna e avv. Rosanna Chiappetta;
Tundis Alessio Carmine, avv Cesare Badolato;
Valente Andrea, avv. Amedeo Valente e avv. Francesco Liserre;
Vilardi Ivan, avv Giuseppe Bruno e avv. Roberta Petrungaro;
Vitale Tatiana, avv Ugo Vetere;
Zaccaro Marco, avv Giuseppe Bello del foro di Paola.
Parte civile è l'associazione Antiracket di Cosenza