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Elezioni, Roberto Perrotta a Paola: «La città merita chi la ama davvero»

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  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 3 min

Elezioni a Paola, il candidato sindaco Perrotta denuncia immobilismo e promette rinascita


Elezioni a Paola, Perrotta
Il candidato Roberto Perrotta

Paola, 14 aprile 2025 – Elezioni a Paola, una piazza gremita, applausi a scena aperta e un messaggio chiaro: «Paola merita chi la ama davvero»; con queste parole Roberto Perrotta, candidato sindaco per la coalizione "La Nostra Paola", ha dato il via, nella serata di venerdì, a un comizio che è stato tutt’altro che un semplice attacco agli avversari. È stato un manifesto politico, un j’accuse contro l’immobilismo, ma soprattutto una promessa di rinascita per una città che, a suo dire, “è stata tradita da chi ha preferito gli interessi personali al bene comune”.


Le figure storiche

Non è mancato il ricordo delle figure storiche di Paola: professori Lo Giudice, Eboli, Sciamarrella, Trotta, Ferrari che lo hanno guidato: «che ci hanno inculcato determinati insegnamenti e ci hanno portato sulla strada dell'impegno politico».

Perrotta, in piazza del Popolo, davanti ai cittadini, non ha usato mezzi termini nel criticare l’operato dell’amministrazione uscente. "Ci hanno raccontato favole, hanno preso in giro i cittadini e hanno abbandonato progetti fondamentali", ha detto, brandendo documenti e delibere.



Le opere rivendicate

Tra gli esempi più eclatanti: il lungomare: “I lavori erano partiti con noi, ma poi hanno cercato di cancellare la memoria, attribuendosene il merito”; i fondi per il servizio idrico: “La delibera c’è, nero su bianco: era un nostro progetto, bloccato per anni e poi ripreso solo perché costretti”. Il degrado urbano: “Mezzi elettrici arrugginiti nei capannoni, panchine rotte, lampioni spenti da anni. Questa è l’eredità che ci lasciano”. E poi il caso villaggio Bahja, che rischia la chiusura per colpa dei ritardi nella galleria ferroviaria: "Un’amministrazione seria avrebbe tutelato 150 posti di lavoro, invece hanno alzato le spalle". Un passaggio ha riguardato il ricordo delle elezioni del 2022, quando Perrotta, mancando il ballottaggio per una manciata di voti, decise di sostenere la dottoressa Ciodaro anziché l’attuale sindaco. "Lo rifarei – ha detto – perché preferisco perdere con dignità che vincere con compromessi". Una scelta che oggi rivendica come prova della sua "politica pulita", lontana dalle logiche di potere.


Le opere incompiute

Se eletto, Perrotta promette di ripartire da ciò che è stato lasciato incompiuto: completare la strada di “Zio Petruzzo”, "per collegare l’ospedale senza far girare i cittadini per mezza città". Rilanciare Badia come polo culturale, sostenendo le associazioni che già lavorano sul territorio. Riqualificare il museo multimediale di San Francesco, trasformandolo in un attrattore turistico. Collaborare con l’Università della Calabria per creare opportunità per i giovani. "Paola non ha bisogno di chiacchiere – ha insistito – ma di concretezza. E io, con la mia squadra, so come fare".



Il porto

Non è mancato il riferimento all'opera del porto: «Mi avete sentito sempre ringraziare l'assessore Orsomarso che sicuramente non è della mia parte politica. Piccola parentesi non è che per i 20 milioni del porto. io sono stato costretto a cambiare partito; perché un partito non si cambia solo perché cambiando partito si ottengono delle facilitazioni. Non funziona così. Al massimo si può cambiare partito perché può succedere, ma per convinzione; così facendo invece si va ad offendere anche l'intelligenza degli amministratori regionali. Perché fai capire che questi amministratori regionali si adoperano soltanto se tu sei dalla stessa parte politica. E non funziona così. Noi siamo socialisti e i socialisti hanno tutto un altro tipo di ragionamento».


L'assegno da 20 milioni

Perrotta ha spiegato i risvolti politici legati al famoso assegno da venti milioni di euro immortalato in una fotografia con l'assessore Orsomarso. «Mi hanno detto – ha raccontato il candidato Perrotta - se tu fai venire Orsomarso a Paola, da questo momento in poi, avrai problemi di maggioranza. Io ho risposto come risponderò sempre: fin quando io farò il sindaco, prima gli interessi di Paola e dei paolani dopodiché la tenuta amministrativa».



Incontri nei quartieri

La chiusura è stata un omaggio alla città, con una citazione del dottor Pasquale Nicolini: "Ci sono due paradisi: uno in cielo e l’altro è Paola". Poi, l’appello finale: "Non permettiamo a chi vende illusioni di rubare il futuro della nostra città. Corriamo insieme, senza fermarci mai".

Perrotta ha annunciato una serie di incontri nei quartieri, a partire da Sant’Agata e dal lungomare. "Andrò dove la gente ha bisogno di risposte, non su Facebook", ha concluso, sottolineando ancora una volta il suo stile del "faccia a faccia".


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