Finta azienda per percepire contributi: accuse non confermate, sei assoluzioni a Buonvicino
Aggiornamento: 16 mag 2024
Buonvicino, erano accusati di aver creato una finta azienda agricola per percepire contributi: il tribunale di Paola ha assolto sei persone accogliendo la tesi degli avvocati
Buonvicino, 12 maggio 2024 – Il giudice delle udienze preliminari del tribunale di Paola, presieduto da Roberta Carotenuto, ha emesso una sentenza di non luogo a procedere per sei imputati. Erano ritenuti coinvolti in un presunto schema di frode contributiva. In pratica, secondo l'accusa tale sistema sarebbe stato messo in atto tramite una finta azienda agricola, operativa dal 2015. Gli imputati erano accusati di aver istituito un'entità aziendale ritenuta appunto inesistente al fine di ottenere indebitamente contributi previdenziali, specificatamente assegni di maternità e di disoccupazione.
Le indagini
Queste accuse sono seguite a un'indagine condotta dall'ispettorato del lavoro nel 2020. le indagini dell'epoca dei fatti avevano successivamente portato al rinvio a giudizio di tutti i sei imputati. Nell'ambito dell'udienza preliminare, le difese, rappresentate dagli avvocati Alessandro Gaeta, Italo Guagliano, Francesco Chiappetta, Antonio Crusco e Francesco Germano, hanno efficacemente contestato la solidità delle indagini e l'analisi degli eventi proposta dall'accusa, evidenziando numerose lacune e criticità nel processo investigativo. In particolare, le linee difensive, hanno messo in luce significative mancanze. In pratica, nella fase di attività non sarebbero stati condotti gli accertamenti necessari riguardo alle informazioni fornite dall'Inps. In aggiunta, sarebbe stata evidenziata un'errata interpretazione delle norme applicabili, influenzando profondamente il corso delle indagini e le conseguenti imputazioni. Valutate queste ed altre questioni, è emersa la decisione del Tribunale di Paola, che arriva al termine di un procedimento giudiziario durato tre anni: il verdetto è stato accolto con sollievo dagli imputati e dai loro legali, che hanno espresso apprezzamento per il lavoro del tribunale nel garantire un esame approfondito e giusto delle prove disponibili.
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