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Grisolia, atti persecutori, minacce e calunnia: prosciolto in appello da tutte le accuse

Era indagato di atti persecutori, minacce e calunnia: è stato prosciolto in appello da tutte le accuse: l'uomo di Grisolia era difeso dall'avvocato Antonio Crusco


Era indagato di atti persecutori, minacce e calunnia: è stato prosciolto in appello da tutte le accuse: l'uomo di Grisolia era difeso dall'avvocato Antonio Crusco

Grisolia, 27 novembre 2024 – Una serie di processi scaturiti da presunti episodi di stalking verso una ragazza di Grisolia diverse le accuse contestate ad un uomo di Grisolia: atti persecutori, minacce e anche calunnia. In quest'ultimo caso, per una storia raccontata dall'imputato al sostituto procuratore durante l'interrogatorio, poi rivelatasi non veritiera. L'imputato, alla fine è stato assolto da ogni reato contestato. I fatti sono avvenuti nel comune di Grisolia. Per quanto riguarda l'accusa del reato di calunnia: la Corte di Appello di Catanzaro, nei giorni scorsi, ha riformato la sentenza emessa dal Tribunale di Paola ed ha prosciolto l'uomo di Grisolia già noto alle forze dell'ordine.

Processi connessi

C.L., è stato tirato in ballo in una serie di processi connessi, indagato per atti persecutori, per minaccia e, ultimamente, è stato chiamato a rispondere anche del reato di calunnia. Per gli episodi contestati di presunti atti persecutori, è stato assolto. Stessa decisione anche per il contestato reato di minaccia. Tutti processi collegati fra loro perché i fatti sarebbero stati commessi nell’ambito di una storia sentimentale tra l’imputato ed una giovane ragazza di Grisolia. Il Tribunale di Paola, in composizione monocratica, però, in relazione al reato di calunnia ha deciso in prima battuta per la condanna dell'uomo.

Si è giunti alla sentenza finale che prevedeva la condanna per l'imputato dopo una serie di udienze e dopo aver escusso nel dibattimento numerosi testimoni, tirati in ballo dalla lettura dei fatti emersi.

L'accusa di calunnia

L'accusa di calunnia, in pratica, sarebbe venuta fuori da un interrogatorio dell'uomo, quale indiziato del reato di atti persecutori. Nel corso dell'interrogatorio, l'imputato avrebbe raccontato al sostituto procuratore della Repubblica che un cittadino di Grisolia, padre della persona offesa, nell'ambito del procedimento per gli atti persecutori, avrebbe impugnato e diretto contro l'imputato stesso una pistola e lo avrebbe minacciato di morte. Ma i fatti raccontati in fase di interrogatorio, da quanto è emerso non sarebbero mai avvenuti.

Appello e assoluzione

In seguito alla sentenza di condanna da parte del tribunale di Paola, C.L. ha proposto appello, assistito dal suo legale di fiducia, il penalista Antonio Crusco. In secondo grado è stata chiesta la riforma della sentenza del tribunale di Paola ed il proscioglimento.

La Corte di Appello di Catanzaro, nei giorni scorsi, ha riformato quanto deciso in primo grado e, quindi ha prosciolto l'uomo di Grisolia dall'accusa di calunnia. C.L., in definitiva è stato assolto e prosciolto da ogni accusa elevata a suo carico nell’ambito di una serie di processi: da quello di stalking a quello di calunnia.


Era indagato di atti persecutori, minacce e calunnia: è stato prosciolto in appello da tutte le accuse: l'uomo di Grisolia era difeso dall'avvocato Antonio Crusco
L'avvocato penalista Antonio Crusco

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