Il cane Collins fiuta più di 6 Kg di marijuana, nel cosentino
Attività dei carabinieri della compagnia di Rende. Nei guai, un giovane di 29 anni
RENDE – 26 mar. 22 – Rinvenuti nell'abitazione di un giovane più di sei chilogrammi e mezzo di marijuana. Tutto questo, anche grazie all'infallibile fiuto del cane Collins. Il sequestro è avvenuto durante i servizi di prevenzione predisposti dalla compagnia carabinieri di Rende finalizzati al controllo del territorio e alla repressione dei fenomeni criminosi. Impegnate diverse pattuglie e le unità cinofile del Nucleo di Vibo Valentia. La perquisizione domiciliare, avviata nei confronti di un giovane di 29 anni, ha permesso di recuperare 6,676 chilogrammi di marijuana; nascosti in un magazzino adiacente all’abitazione, dotata di porta con serratura. Le cautele adottate sono servite a poco; infatti, grazie all’infallibile fiuto di Collins, il pastore tedesco in servizio presso il Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Vibo Valentia, è stato possibile rinvenire il quantitativo di stupefacente in parte sottovuoto in confezioni ancora da suddividere in dosi da immettere sul mercato.
Sequestrato anche l’occorrente per il confezionamento delle dosi, come i bilancini di precisione per pesare lo stupefacente. Durante la perquisizione domiciliare, sono stati rinvenuti ulteriori 4,4 grammi di marjuana, ritenuti nella disponibilità del padre del ragazzo, il quale è stato segnalato alla Prefettura di Cosenza per “detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale”; l’uomo inoltre, a seguito di un controllo esteso in materia di armi e munizioni, è stato trovato in possesso di 15 cartucce calibro 12 illegalmente detenute. Per tale motivo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cosenza per “detenzione abusiva di munizioni”, mentre le armi regolarmente detenute, sono state sottoposte a ritiro cautelativo.
Lo stupefacente sequestrato avrebbe consentito di ricavare all’incirca 650 (seicentocinquanta) dosi che, vendute al dettaglio, avrebbero avuto un valore di oltre 10.000 euro (diecimila).
L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Cosenza, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.