Il Cnr vuole ricordare Serena per sempre. L'idea della responsabile Riccardi
L'idea di Nicoletta Riccardi, responsabile tutor del progetto al quale lavorava Serena Cosentino, la giovane morta nel disastro di Stresa-Mottalone
DIAMANTE – 29 mag. 21 - Serena Cosentino, sarà presto il nome vernacolare di una specie d'acqua dolce sconosciuta e in estinzione. E' l'idea lanciata da Nicoletta Riccardi responsabile tutor del progetto al quale stava lavorando con dedizione la 27enne di Diamante vittima della strage della funivia di Stresa-Mottarone. La responsabile del Centro nazionale ricerche di Verbania, Nicoletta Riccardi, lo ha annunciato al Tg3 Calabria ed ha tracciato il profilo della giovane ricercatrice diamantese che abbiamo imparato a conoscere: una professionista attenta e con grande voglia di imparare. Dare il nome di Serena ad una specie in estinzione sarà un modo per ricordare la figura della giovane diamantese che si stava preparando a contribuire con i suoi studi al mondo della scienza.
«Ogni volta che si nominerà la specie – ha detto Nicoletta Riccardi – si ricorderà di questa ricercatrice che si è tanto dedicata al lavoro, in modo da meritare una memoria tra noi tutti che non finisca domani».
Serena Cosentino si stava dedicando ad un progetto per lo studio della concentrazione delle microplastiche nei pesci. La responsabile del Cnr ha mostrato gli acquari preparati dalla giovane diamantese per contenere le cozze di acqua dolce e studiare le microplastiche e nono plastiche nell'ambiente acquatico. Nicoletta Riccardi, che ha anche ospitato Serena ed Hesam per un breve periodo nella sua abitazione, riferisce alla giornalista di Rai3 di Verbania di un immediato feeling: «Serena aveva una carica di entusiasmo e di passione per la ricerca molto forte. Non era mai stanca. Aveva sempre desiderio di imparare di più».
Intanto a Diamante, su iniziativa del presidente del consiglio comunale, Francesco Bartalotta e dei due capigruppo consiliari, Antonio Cauteruccio (Uniti per TE) e Marcello Pascale (Diamante e Cirella #Siamo Voi), sarà presentata in consiglio comunale una mozione consiliare a firma congiunta dei tre proponenti, per sostenere la volontà del sindaco di Diamante, senatore Ernesto Magorno, ad assumere ogni iniziativa (anche attraverso le ammissibili forme di intervento nei procedimenti giudiziali che saranno celebrati) tesa a supportare l’azione della magistratura per l’accertamento delle responsabilità e l’ottenimento di una piena giustizia, nel doveroso rispetto della memoria delle vittime dell’orribile tragedia della funivia Stresa – Mottarone e di vicinanza e sostegno alle loro famiglie.
“Il consiglio comunale – spiega una nota - sarà appositamente convocato per lunedì 31 maggio, alle ore 18.30. Un atto dovuto per l’affermazione della verità e della trasparenza sull’accaduto che ha gettato nello sconforto e nel dolore una intera comunità, una ferita per la perdita della nostra concittadina Serena Cosentino e del suo fidanzato Hesam Shahisavandi. La Strage della funivia Stresa–Mottarone – si legge ancora - rappresenta un'altra pagina nera nella storia italiana dei disastri legati ai trasporti. Dagli sviluppi dell'inchiesta emergono tempestivamente e con incisività, gravi ed evidenti responsabilità, individuate in precise figure legate alla gestione e alla manutenzione degli impianti coinvolti. La scelta dell’amministrazione comunale non può non essere fatta propria dall’intera assise consiliare come massima istituzione locale. Una scelta che costituisce un segnale forte ed interpreta il desiderio dell’intera collettività cittadina di avere giustizia, di un tremendo accadimento, che ha scosso profondamente tutta la cittadinanza. Nessun esito giudiziario restituirà ai suoi cari e a tutti noi i sorrisi di Serena e Hesam ma a loro e a tutte le vittime della strage, si deve il raggiungimento di una verità definitiva e di una piena giustizia, per fatti che di ora in ora si stanno rivelando di una gravità inaudita, che non sono in alcun modo ammissibili e di cui si deve evitare perentoriamente il ripetersi, per il bene futuro dell’intera nostra collettività”.