Katarion: 12 condanne con il rito abbreviato, da 4 a 18 anni di carcere sul Tirreno
L'operazione dei carabinieri di Scalea e Paola sullo spaccio di droga sul Tirreno
SCALEA – 30 apr. 22 - Concluso il procedimento scaturito dall’inchiesta della Procura di Paola, denominata “Katarion” per gli imputati che hanno scelto il rito abbreviato. Il pubblico ministero Romano Gallo, nel corso della precedente udienza aveva invocato pene pesanti per gli imputati. Queste le condanne e le precedenti richieste del pubblico ministero:
Giuseppe Antonuccio, 30 anni, conosciuto come Garibaldi, di Cetraro, difeso dall’avvocato Cesare Badolato, è stato condannato a 6 anni di carcere e 25mila euro di multa, a fronte dei 14 anni chiesti dal pubblico ministero.
Mario Cianni, 57 anni di Cetraro, assistito dagli avvocati Giuseppe Bruno e Armando Sabato, è stato condannato a 18 anni di reclusione, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e a all'interdizione legale durante l'esecuzione della pena; il pm aveva chiesto 20 anni.
Poldino Cianni, 38 anni di Cetraro, difeso dall'avvocato Cesare Badolato, è stato condannato a 7 anni e 4 mesi, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e a all'interdizione legale durante l'esecuzione della pena; il pm aveva chiesto 9 anni.
Annaelisa Esposito, 29 anni di Buonvicino, assistita dall'avvocato Francesco Liserre, è stata condannata a 4 anni e 2 mesi, 18mila euro di multa, e all'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni; il pm Gallo aveva chiesto 4 anni 8 mesi.
Flavio Graziosi, 25 anni di Cetraro, difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Giovanni Salzano, è stato condannato a 8 anni e 2 mesi, interdizione perpetua e legale; il pm aveva chiesto 9 anni e 6 mesi.
Alessio Presta, alias Campanellino, 27 anni, di Buonvicino, difeso dall'avvocato Francesco Liserre è stato condannato a 5 anni e 8 mesi, 21.300 euro di multa, interdizione perpetua e legale; il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 7 anni.
Alfonso Scaglione, 54 anni, di Scalea, difeso dall'avvocato Antonio Crusco, è stato condannato a 7 anni e 6 mesi, 32mila euro di multa, oltre alle interdizioni; il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 8 anni.
Maurizio Tommaselli, 65 anni, di Guardia Piemontese, assistito dall'avvocato Marco Bianco, è stato condannato a 9 anni e 4 mesi, interdizioni perpetua; il pm aveva chiesto 10 anni.
Luigi Tundis, 47 anni, di Cetraro, assistito dall'avvocato Cesare Badolato, è stato condannato a 5 anni, e 18.500 euro di multa; il pm Gallo aveva chiesto 10 anni.
Franco Valente, conosciuto come “Number one”, 60 anni di Scalea, già sottoposto ad una precedente misura cautelare, assistito dall'avvocato Rossana Cribari, è stato condannato a 13 anni e 10 mesi, interdizione perpetua; il pm Gallo aveva chiesto 14 anni.
Gianluca Vitale, 42 anni di Siderno, assistito dagli avvocati Riccardo Errigo, Giuseppe Bruno e Armando Sabato, è stato condannato a 8 anni, interdizione perpetua e legale, a fronte della richiesta del pm di una condanna a 12 anni;
Concettina Zicca, 46 anni, di Cetraro, difesa dagli avvocati Armando Sabato e Giuseppe Bruno, è stata condannata a 4 anni e 8 mesi e 20mila euro di multa, oltre all'interdizione per 5 anni; per quest'ultima il pm aveva chiesto la condanna a 9 anni.
Inoltre Giuseppe Antonuccio, Annaelisa Esposito, Luigi Tundis, Alessio Presta, Alfonso Scaglione, Concettina Zicca sono stati assolti dall'accusa contenuta al capo 1 con la formula “per non aver commesso il fatto”. In pratica è caduta l'accusa relativa all'associazione “allo scopo di commettere più delitti, in particolare quelli di vendita, offerta, cessione, acquisto, ricezione a qualsiasi titolo e detenzione ai fini di spaccio di cocaina”. I termini di custodia cautelare sono stati sospesi fino alla pubblicazione delle motivazioni per le quali la corte si è riservata il termine dei 90 giorni.
