Lamezia Terme, sequestrati dalla Guardia di finanza 17mila articoli natalizi
Sequestri presso quattro esercizi commerciali della città di Lamezia Terme, oltre 17.000 articoli natalizi non conformi agli standard qualitativi previsti dal Codice del Consumo
LAMEZIA TERME - 24 dic. 20 - Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio a tutela del mercato e dell’economia predisposti da questo Comando Provinciale, sono stati effettuati, nel territorio lametino, accertamenti a tappeto di polizia amministrativa finalizzati alla repressione degli illeciti in materia di sicurezza dei prodotti.
All’esito delle attività, i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro amministrativo, presso quattro esercizi commerciali della città, oltre 17.000 articoli natalizi non conformi agli standard qualitativi previsti dal Codice del Consumo.
I prodotti sequestrati – in particolare si tratta di giocattoli, altri articoli ludici e ricreativi, peluches nonché luminarie che avrebbero decorato alberi e presepi nelle case di ignari acquirenti – provenivano direttamente dalla Cina e venivano venduti in Italia senza alcuna indicazione sulla denominazione merceologica, sui dati dell’importatore, sulla presenza di materiali o sostanze pericolose e sulle modalità di smaltimento, con evidenti rischi per la salute dei consumatori.
È bene ricordare che l’assenza dell’indicazione di un importatore con sede all’interno dell’Unione Europea comporta, di fatto, l’impossibilità di ricostruire la filiera di approvvigionamento della merce e quindi di verificare se il fabbricante abbia predisposto la documentazione tecnica comprovante la conformità del prodotto.
I quattro imprenditori sono stati pertanto segnalati alla Camera di Commercio di Catanzaro per violazione del Codice del Consumo, in vista della successiva confisca dei beni sequestrati, del valore stimato di circa 110.000,00 euro; complessivamente, sono state elevate sanzioni pecuniarie che prevedono il pagamento fino a 100.000,00 euro.
L’operazione rientra nel quadro delle attività svolte dalla Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale, finalizzate a preservare il mercato dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale ed europea.