Maxi operazione: 44 arresti tra Calabria, Lazio, Piemonte e Lombardia: armi, droga e legami con la politica

I carabinieri del Comando Provinciale di Catanzaro e del ROS, con il coordinamento della Procura Antimafia, eseguono un maxi-operazione con 44 arresti contro una presunta associazione mafiosa, tra i reati ipotizzati anche lo scambio elettorale politico mafioso

Catanzaro, 27 gennaio 2024 – Arresti: una vasta operazione dei carabinieri ha portato questa mattina all’esecuzione di 44 provvedimenti cautelari emessi dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, è stata condotta dai carabinieri del comando Provinciale di Catanzaro e dal ROS (Raggruppamento Operativo Speciale). Le indagini hanno coinvolto diverse regioni italiane, tra cui la Calabria, il Lazio, il Piemonte e la Lombardia, colpendo una presunta organizzazione criminale di stampo ‘ndranghetistico.

I numeri dell’operazione

Dei 44 indagati, 15 sono stati condotti in carcere, mentre 29 sono agli arresti domiciliari. Le accuse ipotizzate riguardano a vario titolo una lunga serie di reati, tra cui associazione di tipo mafioso, traffico di armi, reati contro la persona e il patrimonio aggravati da finalità mafiose, violazioni in materia di stupefacenti e scambio elettorale politico mafioso. L’operazione ha inoltre portato alla luce una presunta rete di procurata inosservanza di pene, con soggetti già condannati che continuavano a operare nell’illegalità.

I dettagli

L’inchiesta, partita dalla costa jonica calabrese, ha svelato un’articolata organizzazione criminale con ramificazioni in diverse regioni italiane. Gli indagati sono accusati a vario titolo di aver gestito traffici illeciti, tra cui il commercio di armi e droga, e di aver utilizzato la violenza e l’intimidazione per controllare il territorio e i suoi affari.

Il coordinamento delle forze dell’ordine

L’operazione è il risultato di un’attività investigativa complessa e articolata, condotta con il supporto della Procura Antimafia di Catanzaro. I Carabinieri e il ROS hanno lavorato in sinergia per raccogliere prove e ricostruire i legami tra i membri della presunta organizzazione.

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