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Operazione "Malapresila": 4 misure cautelari per detenzione cessione e vendita di droga


Indagini contro lo spaccio e il consumo di droga nella presila cosentina, a Casali del Manco. Quattro misure cautelari per l'operazione "Malapresila"

CASALI DEL MANCO- 8 ott. 21 - Questa mattina all'alba, a Casali del Manco (CS) e Castelplanio (AN), i militari della compagnia carabinieri di Cosenza, con il supporto dei colleghi di Jesi (AN) e del nucleo cinofili dello squadrone eliportato Cacciatori di Calabria di Vibo Valentia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di 4 misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di “detenzione, vendita, cessione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. I provvedimenti, emessi dal Gip presso il Tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura della Repubblica della stessa città, costituiscono l’epilogo di un’attività investigativa condotta dalla stazione Carabinieri di Casali del Manco nel periodo compreso tra aprile e dicembre 2020, concernente una fiorente attività di spaccio svolta nei paesi della presila cosentina e nei comuni limitrofi. L’attività investigativa ha tratto origine da un rinvenimento, a carico di ignoti, avvenuto il 13 aprile 2020 a Casali del Manco (CS), nella località Trenta. In quella circostanza i militari avevano sequestrato una busta di plastica con all’interno un ingente quantitativo di sostanza stupefacente di vario genere (cocaina, hashish, marijuana). A seguito delle prime attività di indagine, è stato possibile riscostruire una remunerativa attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana. Nel corso dell’attività, di tipo anche tecnico, i militari sono riusciti a comprendere i collegamenti di uno dei due soggetti inizialmente indagati con altri due individui, a loro volta dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno individuato le modalità attraverso le quali avveniva la vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti: in particolare, previ accordi telefonici fra i cedenti e gli acquirenti, la vendita o la cessione avveniva su strada, dinanzi agli esercizi pubblici oppure lo stupefacente veniva direttamente consegnato a domicilio agli acquirenti.


Durante le indagini, successivamente, attraverso lo sviluppo investigativo maturato alla luce delle risultanze acquisite, grazie anche ai servizi di osservazione, controllo e pedinamento svolti nei confronti degli indagati, veniva delineato un chiaro quadro probatorio rispetto alle condotte poste in essere, corroborato da una serie di riscontri oggettivi, segnalando alla Prefettura di Cosenza alcuni assuntori. Durante l’attività d’indagine è stata rinvenuta, il 23 luglio 2020, in un vallone situato nelle campagne di Casali del Manco (CS), una piantagione di marijuana con 162 piante, alte tra i 190 e 220 cm; innaffiate tramite un sistema di irrigazione con acqua prelevata direttamente da un fiume situato nelle vicinanze e da una cisterna. Per tale motivo era stato tratto in arresto un uomo per il reato di “coltivazione di sostanze stupefacenti con aggravanti specifiche”. La piantagione era monitorata dai militari in quanto giornalmente, due degli indagati principali, percorrendo una strada di campagna all’interno della vegetazione arborea, scendevano in un vallone a ridosso di un fiume, in un’area che si prestava bene alla coltivazione di sostanze stupefacenti. Uno dei soggetti tratti in arresto a seguito dell’emissione delle quattro misure cautelari, è stato inoltre deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza per il reato di incendio doloso a danno di un escavatore Caterpillar, consumato a Casali del Manco (CS) la notte del 6 luglio 2020. Nel complesso dell’attività investigativa, sono state deferite in stato di libertà 14 persone, una persona è stata arrestata in flagranza di reato e sono stati sequestrati complessivamente 21 gr. di cocaina, 865 gr. di marijuana, 469 gr. di hashish e 162 piante di marijuana sativa. Per questi motivi, valutando come assolutamente sussistenti le esigenze cautelari, il Gip presso il Tribunale di Cosenza si è determinato nell’applicare, nei confronti degli indagati, le quattro misure cautelari.



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