Operazione "Perseverant": la droga viaggiava on line nel reggino, 18 indagati
Sono 18 gli indagati dell'operazione "Perseverant" dei carabinieri, nel reggino, la droga viaggiava on line con richieste sui social
Taurianova, 29 febbraio 2024 - Nell'ambito dell'operazione "Perseverant", coordinata dal Procuratore Emanuele Crescenti e dal Sostituto Procuratore Davide Lucisano della Procura di Palmi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno colpito duramente un articolato giro di spaccio di sostanze stupefacenti, la droga viaggiava nel reggino on line: sono 18 gli indagati. Questo intricato network criminale si è rivelato fortemente radicato nei Comuni di Taurianova e Rosarno.
Origini dell'indagine
Il punto di partenza di questa operazione è stata la coraggiosa denuncia del padre di una giovane vittima delle sostanze stupefacenti. Preoccupato per il destino della figlia, il genitore ha deciso di superare l'orgoglio e rivolgersi ai carabinieri della Stazione di Taurianova. Le indagini, avviate nel marzo 2020, hanno confermato i sospetti, rivelando un fiorente mercato di droga leggera e pesante, con epicentro a Taurianova e diramazioni a Rosarno, Platì e Gerocarne.
Adattamento durante la pandemia
Nonostante le restrizioni legate alla pandemia da Covid-19, gli indagati hanno continuato le loro attività illegali, adottando tattiche ingegnose per evitare i controlli. Abbandonando le autovetture, hanno iniziato a consegnare la droga in bicicletta, aggirando le limitazioni e mantenendo i contatti online attraverso canali Telegram e altre app di messaggistica.
Dimensioni del traffico
Le indagini hanno rivelato un giro d'affari stimato superiore al milione di Euro, con numerosissime cessioni di sostanze stupefacenti. Secondo l'ipotesi d'accusa del Gip di Palmi, gli indagati, approvvigionandosi sul territorio nazionale e all'estero, potrebbero essere coinvolti in almeno una cinquantina di eventi delittuosi.
Scoperta di una piantagione di droga
Un colpo decisivo per le indagini è stato il rinvenimento di una piantagione di canapa indiana, nascosta in un bunker sotto un capannone agricolo. Gli indagati avevano allestito impianti idroponici sofisticati, evidenziando la portata industriale dell'attività illegale. Senza l'intervento dei carabinieri, il valore stimato della droga avrebbe superato i 200.000 euro.
Le vittime e la svolta nel caso: L'operazione "Perseverant" ha portato alla luce anche maltrattamenti subiti in silenzio dalla moglie e dalla figlia di uno degli arrestati. Grazie all'intervento tempestivo dei carabinieri, queste donne sono state liberate da una convivenza dolorosa e avvilente.