Paola, il partito democratico fa il punto della situazione
Conferenza stampa del partito democratico di Paola per fare il punto della situazione
Paola, 2 gennaio 2025 – Una conferenza stampa di fine anno, organizzata come di consueto dal Partito democratico di Paola, un'occasione per fare il punto sulla situazione in città. Questa occasione si presenta in un momento particolare per la politica cittadina. Stravolgimenti fra chi è alla guida della città e fra chi si trova in minoranza, passaggi di coalizione e dialogo aperto. Per gli esponenti del locale circolo del partito democratico: “La conferenza stampa – scrivono - ha rappresentato un momento di condivisione e bella partecipazione della comunità”.
Il tavolo Pd
Un'occasione, è stato evidenziato, per riflettere sull’attività svolta nel corso dell'anno e per presentare prospettive e obiettivi per il futuro. Al tavolo della conferenza di fine anno: Graziano Di Natale, Aldo Cupello, Fabio Locane, Barbara Sciammarella e Francesca Branchicella. Brevi interventi per fare il punto della situazione anche alla luce della volontà, espressa più volte e in altre occasioni, di “ridisegnare” una città a misura di chi la vive. Ovviamente negativo il giudizio per l'amministrazione del sindaco Giovanni Politano.
L'intervento di Cupello e Locane
Aldo Cupello ha evidenziato che il Pd a Paola è unito e che invece la situazione della città appare complessa. «Abbiamo iniziato il tesseramento – ha detto Cupello - e abbiamo riscontrato un grande avvicinamento. Molto importante per le battaglie che abbiamo a cuore e che vogliamo portare avanti anche nel 2025».
Per Fabio Locane, il 2025 dovrà avere un contenuto ben preciso. Non è mancato il riferimento da parte di tutti alla sanità e all'ospedale di Paola che andrebbe: «potenziato nei servizi e non depredato», ha dichiarato Locane. Su tasse e tributi, poi, vanno pagati «ma che siano giusti» che rientrino nella capacità di spesa delle famiglie. «Paola – ha commentato Locane - ha le potenzialità per essere il posto più bello; però c'è da dire che la felicità prima di essere un traguardo, per la maggior parte di noi, è una conquista che passa necessariamente della politica con le sue decisioni, con le scelte». Locane poi si è rivolto alla platea e ai cittadini: «aiutateci a rendere Paola il posto più bello; sui giornali si leggono solamente gossip politici. Si parla di consiglieri che passano da un partito a un altro, da maggioranza a minoranza e viceversa. Argomenti che personalmente non mi appassionano e non appassionano neanche la maggioranza dei paolani che già ha i suoi problemi».
Barbara Sciammarella
Barbara Sciammarella ha evidenziato la necessità di dare il giusto valore al termine utilizzato in questi giorni anche in altri ambienti politici, la “coerenza”. «La coerenza – ha detto Sciammarella - è comportarsi come si è, e non come si è deciso di essere; la coerenza è l'ultimo rifugio delle persone prive di immaginazione: sii quello che sembri, sii molto cauto nel parlare, perché tu non abbia a vergognarti se le tue azioni non fossero state poi all'altezza dei discorsi».
Francesca Branchicella
Francesca Branchicella ha voluto ricordare l'attività esterna del Pd: «abbiamo cercato di fare opposizione dal di fuori, che non è un compito molto facile; abbiamo cercato però di tenere alta la luce sui problemi della città». L'obiettivo ha ricordato: «è quello di tutelare i più deboli, di tutelare la città, di cercare di migliorarla. Una nuova idea di Paola, partendo però dalle cose semplici, dalla soluzione di quei problemi che tutti noi affrontiamo nel nostro quotidiano».
Graziano Di Natale
Graziano Di Natale ha fatto riferimento alle “vicissitudini politiche”: «C'è stato anche chi ha cercato di arrestare il nostro percorso: si possono fermare gli uomini ma non le idee, l'impegno, la passione e noi siamo la dimostrazione che questo è accaduto. Nonostante noi in questo momento non ricopriamo cariche istituzionali e non gestiamo la cosa pubblica – ha detto Di Natale - siamo una forza politica che si impegna; è sul territorio per cercare di dire la sua, di fare proposte di lottare, di difendere i beni del nostro paese». L'impegno a proseguire perchè animati dalla voglia di contribuire a far crescere Paola, ma più in generale la Calabria. «In questo anno – ha ricordato Di Natale - ci avete visto nelle piazze a tutelare un bene che è di tutti: il diritto alla salute; a lottare per il nostro ospedale; ci avete visto lottare per l'autonomia differenziata, per i servizi essenziali. Abbiamo anche dimostrato di essere coerenti con le nostre battaglie. Noi abbiamo contribuito a fare eleggere il sindaco Politano, poi nel momento in cui abbiamo chiesto di sostenere la battaglia per la difesa della sanità, è stato fatto un passo indietro. Così abbiamo deciso di uscire dall'amministrazione comunale, c'è una linearità della nostra condotta. Oggi qualcuno poteva dire che avevamo ragione.
Il trasformismo
Si è consumato il trasformismo più elevato nella storia politica della nostra città, addirittura una coalizione che doveva essere civica si è trasformata in una coalizione di destra con il sindaco che passa a Forza Italia. Coerenza vuole che se tu vieni eletto con il centrosinistra se vuoi passare con il centrodestra ti dimetti, ti sottoponi di nuovo al giudizio degli elettori e dopodiché fai quello che vuoi. Questo non è avvenuto». Non è mancato il riferimento all'ospedale San Francesco Di Paola: «non ci si potrà più ricoverare nel reparto di chirurgia perché il piano di riordino della rete ospedaliera prevede il reparto di chirurgia a Cetraro, il day hospital a Paola». Il 2025, ha confermato Di Natale: «dovrà essere un anno in cui dovremmo scendere ancora nelle piazze: non possiamo consentire che una cittadina come Paola, così importante possa perdere un servizio qual è quello della chirurgia che serve a salvare vite umane; non possono relegarci ad un paesino di periferia».
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