Paola, ricorso Tar piano sanitario: rigettate le istanze delle misure. Si va in camera di consiglio
- miocomune.tv
- 5 ago 2023
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Il ricorso al Tar sul piano sanitario a Paola, sono state rigettate le istanze sulle misure cautelari ed è stata fissata la camera di consiglio per il 6 settembre

PAOLA – 5 ago. 23 - La questione del ricorso contro il piano di riorganizzazione delle rete ospedaliera, della rete dell'emergenza-urgenza e delle reti tempo-dipendenti verrà discussa in maniera collegiale dal Tribunale amministrativo regionale il prossimo 6 settembre. E' la decisione contenuta in due decreti emessi ieri dal presidente del Tar di Catanzaro, Giancarlo Pennetti. I decreti riguardano il ricorso proposto dal comune di Paola, in persona del legale Francesco Grossi, e dell'associazione culturale “Comitato per la tutela del diritto alla salute”, in persona del legale rappresentante, l'avvocato Paolo Perrone.
Per entrambi i ricorsi la decisione è: il rigetto dell'istanza di misure cautelari monocratiche provvisorie e la fissazione per la trattazione collegiale in camera di consiglio del 6 settembre 2023.
Le reazioni politiche (Leggi qui)
Paola, ricorso Tar piano sanitario: rigettate le istanze delle misure. Si va in camera di consiglio
Il comune di Paola ricorre contro il presidente della Regione Calabria, quale commissario ad acta per l'attuazione del piano rientro disavanzi del servizio sanitario regionale calabrese, “non costituito in giudizio”; e contro l'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, non costituito in giudizio. Chiede il comune: l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del “documento di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell'emergenza-urgenza e delle reti tempo-dipendenti” e del relativo decreto approvativo del commissario ad acta (DCA) n. 198 del 12 luglio 2023, nonché di ogni altro atto presupposto, conseguente, connesso, collegato e/o comunque conseguenziale”.
Secondo quanto scrive nel Decreto il presidente del Tar, si ritiene che difetta “ad avviso dello scrivente, il requisito della estrema urgenza atteso che: non risulta maturata la condizione, pregiudiziale ai fini dell’operatività del provvedimento impugnato, dell’acquisizione “del parere dei tavoli ministeriali di verifica”; l’obbligo dei direttori generali delle Asp “di attuare quanto in esso contenuto”; genericamente enunciato nell’atto impugnato, passa di necessità attraverso l’adozione di atti e provvedimenti attuativi al momento non ancora adottati; la ravvicinata data del 6 settembre di celebrazione della udienza camerale di trattazione della domanda cautelare ordinaria sembra fornire sufficienti garanzie sul piano della tempestività dell’intervento cautelare ove concesso; in ogni caso – si legge - neppure sembrano, in relazione al limitato periodo di tempo considerato, sussistere pregiudizi di estrema gravità, tanto più che i presidi ospedalieri territoriali in questione componenti dell’unico e unitario “spoke” sembrano sufficientemente vicini”. Per il presidente del Tar, dunque è meglio attendere la decisione collegiale.
Paola, ricorso Tar piano sanitario: rigettate le istanze delle misure. Si va in camera di consiglio
Di contenuto simile il decreto relativo al ricorso del comitato per la tutela del diritto alla salute. Quest'ultimo chiede l'annullamento, previa concessione di misure cautelari presidenziali e collegiali: del “documento di riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell'emergenza-urgenza e delle reti tempo-dipendenti” e del relativo decreto approvativo del commissario ad acta (DCA) n. 198 del 12 luglio 2023, avente per oggetto: “Modifica e integrazione DCA n. 64/2016 – Riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell'emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti”, con i relativi allegati, pubblicati nel Bur Calabria n. 154 del 12 luglio 2023, nelle parti in cui si prevede, per lo Spoke di Cetraro/Paola - Asp di Cosenza, l'illegittimo trasferimento dalla loro precedente allocazione «in prima battuta delle attività chirurgiche presso il plesso di Cetraro per essere parzialmente riallocate su quello di Paola successivamente alla realizzazione e all'attivazione della Terapia Intensiva e fermo restando una distribuzione delle attività integrata e complementare tra i due plessi»” e l'annullamento di ogni altro atto presupposto, conseguente, connesso, collegato e/o comunque conseguenziale, nei cui confronti si fa riserva sin d'ora di motivi aggiunti. Anche in questo caso, il presidente del Tar Pennetti ha “Ritenuto che difetta il requisito della estrema urgenza” con motivazioni simili al precedente ricorso del comune di Paola. La data per la discussione collegiale, insomma, non pregiudica in ogni caso il funzionamento dello spoke e tale data, fra l'altro, è relativamente vicina.