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Plinius e Frontiera, reati dichiarati unificati dal vincolo della continuazione: sconto di pena per un imputato di Scalea

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  • 28 mar
  • Tempo di lettura: 2 min

Scalea, rideterminazione della pena per un imputato nei processi Plinius e Frontiera, c'è il vincolo della continuazione per l'avvocato penalista Antonio Crusco ed anche per la corte d'appello


Plinius e Frontiera, vincolo della continuazione


Scalea, 28 marzo 2025 – Se è vero che esiste una relazione tra le operazioni Plinius II e Frontiera è anche vero che possa esserci una sorta di “continuazione” nei reati con tutto ciò che ne consegue. È ciò che in qualche modo sostiene l'avvocato penalista Antonio Crusco che ha ottenuto l'accoglimento dell'istanza per un suo assistito con l'effetto della riduzione della pena per un uomo di Scalea. Il penalista Antonio Crusco, difensore di fiducia di F.G., ha quindi ottenuto la rideterminazione della pena nei confronti del suo assistito con tutti i consequenziali benefici correlati.


Avvocato Antonio Crusco
L'avvocato penalista Antonio Crusco

La corte d'appello

La seconda sezione penale della corte d'Appello di Catanzaro, in considerazione dell’istanza di applicazione della disciplina del reato continuato avanzata dal penalista Antonio Crusco, si è espressa favorevolmente sul punto. In pratica il legale di fiducia, nonostante la particolarità del caso, trattandosi di reati quali estorsione e partecipazione ad associazione dedita al narcotraffico, è riuscito ad aprire un varco ottenendo quale risultato, appunto, i benefici richiesti per il suo assistito.



Il precedente

In precedenza, F.G., era stato condannato in seguito a due sentenze passate in giudicato, relative all’operazione Plinius II, per 3 capi di imputazione, tra cui il reato di estorsione, ed all’operazione Frontiera per altri reati contestati. Il difensore tecnicamente ha fatto valere, dapprima, le ragioni del detenuto “in termini di pre-sofferto non riconosciuto e concessione di riduzione di pena” prevista e disciplinata dagli articoli dell’ordinamento penitenziario, e, successivamente, ha chiesto la rideterminazione della pena, tenendo appunto in considerazione la continuazione tra i reati delle sentenze Plinius II e Frontiera.


Le sentenze

La Corte di Appello di Catanzaro ha accolto in pieno le ragioni del difensore, ritenendole “adeguatamente motivate, correttamente supportate da richiami giurisprudenziali e di dottrina in punto di diritto penale sostanziale e processuale, e, quindi, condividendone la stessa tesi difensiva”. In pratica, sono stati dichiarati unificati dal vincolo della continuazione i reati relativi alle sentenze del 12 luglio 2018 della corte di Appello di Catanzaro, divenuta definitiva il 29 ottobre 2019 e del 28 maggio 2021 della Corte di Appello di Catanzaro, divenuta definitiva il 15 settembre 2022, in tema di associazione finalizzata al traffico di sostanza stupefacente e cessioni oltre che del delitto di estorsione.




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