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Praia a Mare, finanziamento "Rete natura 2000” il consiglio di Stato dà ragione al comune

E sulle ordinanze del sindaco Antonio Praticò si esprime il Tar calabrese, sempre a favore del sindaco e della sua amministrazione

PRAIA A MARE – 13 lug. 20 - Finanziamento per “Rete natura 2000”. Il consiglio di Stato dà ragione al comune. Lo comunica il sindaco Praticò. Il ricorso era stato proposto contro il decreto dirigenziale del 18 settembre 2018 della Regione Calabria che escludeva il comune dal finanziamento per la bonifica e la valorizzazione di aree protette, nel caso: l'isola di Dino. Il consiglio di Stato ha ritenuto illegittimo il decreto regionale che, in violazione di consolidati principi di diritto, aveva escluso il Comune dal finanziamento di 220.000 euro. “A tale riguardo – si legge in una nota - il Consiglio di Stato ha affermato che è “circostanza, pacifica e non contestata, che l'Isola di Dino è l'unica area naturale protetta della Regione Calabria il cui territorio ricada interamente in un solo Comune, quello di Praia a Mare, sicchè il paventato rischio di conflitti risulta per tabulas insussistente”. Il sindaco Praticò, con soddisfazione afferma: “Questo ennesimo risultato conferma la correttezza dell'agire amministrativo di questa compagine che ogni giorno si spende per il benessere di questa grande e amorevole collettività praiese e, allo stesso tempo, dimostra l’insussistenza dei ripetuti attacchi posti in essere dai soliti pochi che non perseguono il bene della città”.

ORDINANZE SINDACALI IL TAR DA' RAGIONE AL COMUNE

Ma c'è un'altra decisione a favore del comune: il presidente della I sezione del Tar Calabria si è espresso sulle ordinanze sindacali relative alla regolamentazione della fruizione degli immobili nel territorio comunale durante il periodo estivo e sulla gestione dei flussi turistici. I ricorrenti avevano richiesto l’emissione di un decreto cautelare d’urgenza rappresentando che “la loro esecuzione, se da un lato non determinerebbe alcun pregiudizio all'amministrazione resistente, considerato il rilevante fatto che l'emergenza sanitaria in tutto il territorio nazionale non sta determinando alcun provvedimento restrittivo delle libertà costituzionalmente garantite (...), dall'altro inciderebbe anche sull'economia del territorio di Praia a Mare con una ingiustificata limitazione delle presenze turistiche che, è risaputo, vive di tale settore economico”.

Nel decreto cautelare, il presidente del Tar Calabria, nel respingere l’istanza, afferma che “risulta estraneo agli istanti il pregiudizio rappresentato in gravame con riferimento all'economia del territorio di Praia a Mare scaturente dalla ritenuta limitazione delle presenze turistiche che l'ordinanza sindacale determinerebbe”. Il commento di Praticò: “per noi parlano i fatti e i fatti dicono che, almeno sino ad oggi, abbiamo operato correttamente per il bene del paese. Chi ha strumentalmente utilizzato argomenti privi di fondamento per motivazioni di carattere politico, deve prendere atto che, ad oggi, al Comune di Praia a Mare risultano essersi censite 32.501 persone. Nonostante i maldestri tentativi di cui sopra, quindi, questo è un risultato che conferma non solo la buona amministrazione fatta ma che ha portato e continua a portare un grande beneficio a tutti gli operatori turistici, compresi i soliti saccenti”.

 
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