Praia a Mare, furto al Santuario, bambinello decapitato: la reazione del parroco
Aggiornamento: 19 lug
Praia a Mare, furto da 500 euro al Santuario, decapitato il bambinello, sfasciate serrature e porte: la reazione del parroco rettore don Raimondi
Praia a Mare, 14 luglio 2024 – Un furto notturno al Santuario diocesano della Madonna della Grotta a Praia a Mare ha generato sconforto nella comunità, nono soltanto in quella legata strettamente al culto. Ignoti sono entrati all'interno del Santuario ed hanno rubato 570 euro in contanti conservati all'interno della sagrestia. Nell'azione, però, hanno compiuto ulteriori azioni di danneggiamento ed anche di dispetto. Il parroco e rettore del Santuario, don Paolo Raimondi, ha presentato regolare denuncia ai carabinieri della locale stazione che hanno avviato le indagini per cercare di individuare i ladri. Il calice in argento e le corone in ottone sono stati ritrovati (Leggi la notizia qui ⏺️). Non contenti, oltre ai danneggiamenti per aprire la sacrestia, i ladri hanno anche decapitato la statua di Gesù Bambino.
La nota del parroco
Una dura nota è stata diffusa dallo stesso rettore don Paolo Raimondi. “Anche Gesù nel Vangelo ci dice che tornerà come un ladro nella notte. E noi cattolici, lo aspettiamo”. Scrive don Raimondi che rende noto che nella notte di ieri, tra venerdì e sabato, qualcuno ha fatto visita, sia nella sagrestia della Chiesa madre che in Santuario. “Avvisato, insieme ai collaboratori, non abbiamo potuto fare altro che prendere visione del disordine causato. Dalla sagrestia della Chiesa madre sono stati asportati 570 euro, tra carta e moneta, forzando il luogo dove erano custoditi. Mentre in Santuario – rende noto il parroco - oltre alla rottura di maniglie e serrature, sono stati asportati pochi euro, un calice argenteo, e le Corone in ottone argentato che ornavano la copia della Madonna, realizzata l'anno scorso dal maestro Di Miceli, e nel rubare hanno decapitato la statua di Gesù Bambino.
La denuncia
Un altro calice è stato danneggiato. Hanno rotto anche il lucchetto della Cappella, ma sono rimasti a bocca asciutta”. Insomma una serie di danni gravi che offendono la comunità intera. Il parroco don Raimondi ha avvisato i carabinieri che hanno effettuato il sopralluogo. Le indagini proseguono anche con la visione delle immagini videoregistrate da impianti nelle vicinanze. “Quella del Santuario – commenta il parroco - ovviamente è stata da loro interrotta, rompendo l'antenna. In mattinata, ho sporto denuncia presso la locale caserma”.
L'appello ai malviventi
E' amareggiato don Raimondi perchè, spiega: “con quei pochi soldini, qualcuno poteva essere aiutato, come sempre la parrocchia cerca di fare, nelle sue possibilità. Le Corone in ottone dorato, non so se potranno servire, e il calice altrettanto. Magari – lancia l'appello - se leggete, o qualcuno vi legge questa comunicazione, pensate bene di restituirli. I soldi, ovviamente, masticateli bene per voi ladri una preghiera spontanea. Grazie di questa mortificazione. Se la legge, come sono sicuro accadrà, farà seguito alla denuncia, pagherete per quanto fatto”. Infine anche un commento più duro che non guasta: “La bottiglia di spritz in Santuario, la potevate bere senza lasciarla dietro l'alberello.
La berremo noi, alla vostra salute. E comunque, vi benedico, perché anche voi siete figli di Dio, ma rubare nella casa del Signore, sappiate che è peccato. Grave. E quello che solitamente pensano i preti, poi rende giustizia e in molti casi si realizza. E non basteranno sterili scongiuri”.
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