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Praia a Mare, il "caso” dei fondi ristoro. Botta e risposta

Praia a Mare, il sindaco Praticò risponde al consigliere d'opposizione De Lorenzo sulla questione dei fondi ristoro


PRAIA A MARE – 16 feb. 21 - Chiedeva, dai banchi dell'opposizione, che fine avessero fatto i soldi pubblici destinati ai “ristori” per l'emergenza Covid. Il consigliere d'opposizione Antonino De Lorenzo aveva sollevato il “caso” chiedendo spiegazioni all'amministrazione del sindaco Praticò. Quest'ultimo ironizza sull'iniziativa del suo ex assessore che avrebbe dato modo all'amministrazione di apprendere “come spendere i soldi pubblici e come far quadrare un bilancio”. Il sindaco Praticò sgombera il campo da ogni nube e spiega: “Quelle cifre indicate dal consigliere De Lorenzo, che sommano a circa 1.100.000,00 euro, a differenza di quanto lo stesso tenta di insinuare nell’opinione collettiva, hanno una destinazione vincolata, trattandosi di 'ristori ai comuni per mancati introiti'; ogni somma che il Comune di Praia a Mare, come tutti gli altri comuni italiani, ha ricevuto dallo Stato, ha una specifica causale e non può che essere utilizzata per la quella destinazione vincolata”. Quindi, secondo quanto spiega Praticò, il consigliere De Lorenzo avrebbe dovuto leggere meglio “i documenti che gli passano per le mani, nella deriva populista e demagogica che ha assunto da qualche tempo a questa parte, ha sparato numeri e cifre riguardanti contributi economici statali ricevuti dal Comune di Praia a Mare e da questo asseritamente mal gestiti, attribuendone all’amministrazione le relative responsabilità circa la loro utilizzazione. Qualsiasi tipo di commento appare superfluo quando si ha di fronte persone il cui reale interesse non è quello collettivo, ma semplicemente personale. Dire che quelle somme non sono state utilizzate dal Comune di Praia a Mare a favore delle imprese significa davvero non aver compreso neppure di cosa si sta parlando, visto che a nessuno può sfuggire che l’operato dell’ente in relazione all’utilizzo di tali somme, è costantemente monitorato dai ministeri competenti e dalla Corte dei Conti”. Entro il 30 aprile prossimo bisognerà consegnare un accurato rendiconto, così come accadrà per tutti i comuni italiani. In ogni caso, il sindaco Praticò rende note le “destinazioni”: “la somma di 3.663,15 euro è specificamente destinata alla sanificazione degli edifici di proprietà dell’ente; b) le somme di 362.469,91 + 185.045.59 + 46.830,99 + 99.846,53 euro sono specificamente destinate al fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali, istituito per consentire ai Comuni di continuare a svolgere senza sosta tali funzioni pur in caso di mancanza di gettito; c) le somme di 91.820,24 + 56.572,54 euro sono specificamente destinate all’imposta di soggiorno o contributo di sbarco; d) le somme di 72.485,17 + 1.382,33 + 71.590,69 euro sono destinate al ristoro dell’ente per il mancato introito dell’Imu del settore turistico stabilita dallo Stato; e) le somme di 26.339,63 + 8.786,59 euro sono specificamente destinate al cosiddetto. fondo ristori per minori entrate Tosap, tenuto conto dell’esenzione statale dal pagamento di detta tassa. Dunque, se queste sono le specifiche destinazioni di quei fondi statali, come avremmo potuto utilizzarli diversamente? Eppure, per trovare le risposte a tali semplici interrogativi, sarebbe bastato rivolgersi ad un qualsiasi revisore dei conti”.


L'ATTACCO DEL CONSIGLIERE DE LORENZO SUI FONDI RISTORO E SULLE DESTINAZIONI

PRAIA A MARE – 13 feb. 21 - Il consigliere d'opposizione Antonino De Lorenzo lancia un nuovo sasso nello stagno. Questa volta, la cifra individuata da De Lorenzo è di oltre un milione di euro di ristori Covid-19. Il consigliere d'opposizione chiede dove sono andati a finire. De Lorenzo parla di “dati ufficiali e pubblici”. Si trovano sul sito del dipartimento degli Affari interni e territoriali del ministero dell'Interno. «Si tratta – rende noto il consigliere De Lorenzo – di somme già incassate dall'ente, ma neanche un euro è stato destinato come ristoro o sgravio alle imprese di Praia a Mare, tra cui tutte quelle della ristorazione e turistiche, ristoranti, bar, stabilimenti balneari, o destinate agli artigiani e, in generale, a tutti quelli che stanno lavorando in piena crisi. Non c'è traccia neanche di uno straccio di volontà di utilizzare queste risorse per almeno 'congelare' le rateizzazioni sui tributi in attesa di tempi migliori. A conti fatti, più di tanto non ne ha beneficiato neanche la popolazione praiese in generale tolto il fondo di solidarietà alimentare impiegato per destinare pacchi di emergenza alle famiglie in difficoltà. Ma la parte restante di questa somma come è stata impiegata?», si chiede il consigliere d'opposizione. L'ex assessore della Giunta Praticò ha reso note le cifre che sommate arrivano a un milione e 80mila euro. «Non si tratta di dati che è possibile scovare in chissà quale archivio – ha detto De Lorenzo – ma è una fonte pubblica che serve a dimostrare come neanche un euro sia arrivato come ristoro, come sgravio, destinato alle varie imprese di Praia a Mare. Non si è neanche pensato di utilizzare questo denaro come “ponte”, congelando le rateizzazioni magari aspettando tempi migliori». Il riferimento è alla delibera che prevede delle forme di rateizzazione per chi è in debito con il comune. «Non è previsto nessuno sgravio alle imprese e neanche a nessun cittadino. Avevo chiesto lumi su queste cifre all'assessore De Presbiteris che probabilmente non sa neanche che sono arrivati. Levato il fondo di solidarietà alimentare, il resto, dove è finito?».



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