Praia a Mare, l'isola di Dino a rischio insabbiamento
Aggiornamento: 7 feb 2022
I fondali sempre più bassi, scesi da 9 metri a 2 metri e 40. L'allarme di Italia Nostra
PRAIA A MARE – 3 feb. 22 - L'associazione ambientalista “Italia nostra” del Tirreno cosentino ha lanciato l'allarme sul lento progredire dell'insabbiamento dell'Isola di Dino che sta per diventare una penisola, visto che la profondità del mare tra la costa e l'isola è ormai ridotta a pochissimi metri, solo due metri e 40 centimetri nella parte più alta. Un tempo, la profondità del Tirreno, negli stessi punti, era di ben 9 metri. “L’accumulo di depositi di inerti a Capo della Rena – si legge - procede rapidamente.
Nel volgere di pochissimo tempo, l’innalzamento del fondo marino potrebbe chiudere l’insenatura”. Italia Nostra già da tempo ha posto all’attenzione il problema. “Come ha posto da tempo, inascoltata, all’attenzione di tutti – si legge - la questione dell’Isola Dino nel suo complesso, Isola che in breve potrebbe congiungersi alla terra ferma con conseguenze catastrofiche per gli habitat marini e terrestri presenti. Se si vuole che questo succeda, che i fondali vengano riempiti di sabbia e non popolati da posidonia, se si vuole che l’isola, ormai priva di protezione, venga presa d’assalto da vacanzieri e visitatori poco interessati al turismo sostenibile e alla biodiversità e che ne faranno un’area da picnic e di bivacchi, vedi Arcomagno, ed in futuro potrebbe diventare una vasta area appetibile per speculazione edilizia o di altra natura, si deve solo lasciare che le cose continuino ad andare come stanno procedendo e tutto quanto paventato si tradurrà in concreta realtà. Noi invece non vogliamo che tutto ciò si verifichi”. Secondo Italia nostra, “Il danno non temuto, ma reale al sistema ambientale dell’isola e dei Fondali potrebbe essere gravissimo. Purtroppo, alla gravità di quanto sta avvenendo corrisponde un’altrettanta grande disattenzione e trascuratezza delle istituzioni locali e regionali”.