Praia a Mare, noleggio ombrelloni nella spiaggia libera: l'opposizione è contraria all'iniziativa
“Noi per Praia” in una nota chiede di sapere ulteriori notizie sull'eventuale affidamento del servizio di noleggio
PRAIA A MARE – 7 lug. 20 - Fa discutere, come sempre, la nuova ordinanza del sindaco Praticò sull'uso della spiaggia libera e, in particolare, sulla possibilità di noleggiare ombrelloni nell'arenile non in concessione. Il gruppo di opposizione “Noi per Praia” evidenzia: “Non si può non segnalare la strana previsione della possibilità di noleggiatori in spiaggia, senza alcun altra indicazione. Chi sarebbero tali soggetti? In base a quale bando o autorizzazione opererebbero? Come potranno garantire l’igienizzazione e l’eventuale controllo che gli si demanda (peraltro, con quale autorità)?
Nessuna previsione per l’uso serale e/o notturno. Restano poi, le tante consuete falle circa la gestione delle spiagge libere (tra le altre l’assenza di servizio di salvataggio e di passerelle di discesa), ma questa è altra storia...”. C'è da ricordare, che lo scorso 13 giugno, in previsione dell’imminente aumento delle presenze, e considerata la necessità di dare delle regole certe e tempestive, il gruppo “Noi per Praia” ha richiesto al sindaco “quali fossero gli intendimenti dell’amministrazione circa le spiagge libere, così come ha fatto per il montaggio stabilimenti balneari. A differenza di quanto la maggioranza afferma e pensa di far credere – scrive Noi per Praia - parlando di confronto e di dialogo, di fatto inesistenti, nessuna risposta è mai pervenuta.
Il 3 luglio, 20 giorni dopo la nostra richiesta, che poteva essere uno spunto anche per intervenire tempestivamente, è stata prodotta l’ordinanza n. 288 che regola l’accesso alle spiagge libere, in assoluto ritardo rispetto ad una stagione che, seppur con fatica, è di fatto iniziata. Si sarebbe dovuto provvedere da tempo, e alla data odierna i cartelli informativi avrebbero dovuto essere già completati ed esposti. Pensiamo inoltre che la delimitazione degli spazi richiesta avrebbe dovuto essere realizzata dallo stesso ente in modo da indicare senza alcuna possibilità di fraintendimento il numero di ombrelloni che possono stare sulla spiaggia, anziché prevedere che il turista vada in spiaggia con il metro, prenda le misure e delimiti con il nastro il proprio spazio (chi lo farà ? E chi controllerà ?)”.