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"Re nudo": il Pm Cerchiara ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati

La decisione del Gup, Maria Grazia Elia, è attesa per il prossimo 8 giugno

SCALEA – 26 mag. 21 - Prosegue il calendario delle udienze preliminari fissate dal Gup del Tribunale di Paola Maria Grazia Elia per gli 88 indagati nell'inchiesta denominata “Re Nudo”. Lunedì si è tenuta l'udienza dedicata alla discussione del pubblico ministero, Maria Francesca Cerchiara, che, al termine, ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati. Ieri, si sono svolte le discussioni, per i rispettivi assistiti, degli avvocati: Francesco Liserre, Carmelina Truscelli, Giuseppe Bello, Norina Scorza, Francesco Sapone, Egidio Rogati, Andrea Napolitano, Marilin Silvestri e Roberta Sette. Il fitto calendario era stato programmato anche in considerazione di rientrare nei termini della scadenza delle misure cautelari.



Sono state fissate altre date: domani, il primo giugno e il 3 giugno. Alle udienze sta partecipando Mario Russo, ritenuto il principale indagato dell'inchiesta “Re nudo”. Come è noto, dopo cinque mesi di carcere, nella struttura di Cosenza, il dottor Mario Russo ha ottenuto un'attenuazione della misura cautelare. Il tribunale del Riesame di Catanzaro, presidente Cappai, ha depositato l'ordinanza di accoglimento dell'appello cautelare ed ha disposto gli arresti domiciliari. E' stata accolta la tesi degli avvocati difensori, Vincenzo Belvedere, del foro di Cosenza, e Giuseppe Bruno, del foro di Paola, che hanno chiesto il ridimensionamento della misura. Il Gup Elia dovrebbe decidere il prossimo 8 giugno sul rinvio a giudizio. L'indagine “Re nudo” dei carabinieri della compagnia di Scalea, coordinata dalla Procura di Paola, individua tre aree su cui sarebbero basate le contestazioni ai personaggi coinvolti: i reati commessi nell’ambito della commissione per l’accertamento dell’invalidità e dell'handicap di Diamante; i reati commessi nell’ambito dell’attività di medico certificatore per il rinnovo delle patenti di guida dell’Asp di Scalea e gli illeciti in materia di visite necroscopiche.



Nei giorni scorsi, come è noto, il Gup Maria Grazia Elia si è espressa sul punto focale delle intercettazioni. Ha dichiarato inutilizzabili nel procedimento in corso una serie di intercettazioni provenienti dal procedimento penale della Dda di Catanzaro. Ha rigettato le ulteriori eccezioni formulate dagli avvocati e ha dichiarato, invece, utilizzabili altre intercettazioni. In pratica ha rimesso in discussione buona parte del castello accusatorio che si regge proprio sull'attività di ascolto. Il Gup richiama, fra l’altro, la decisione delle Sezioni Unite, che stabiliscono, anche: “Il divieto di utilizzazione dei risultati delle captazioni in procedimenti diversi da quelli per i quali le stesse sono state autorizzate, salvo che risultino indispensabili per l’accertamento dei delitti per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza”.



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