Rifiuti: il Consiglio di Stato respinge l'appello della ditta Multiservizi
Aggiornamento: 19 mar 2022
A Diamante il servizio sarà svolto ancora dalla Ecoross. Sul ricorso della Multiservizi Mia si è pronunciato il Consiglio di Stato
DIAMANTE – 17 mar. 22 - Il Consiglio di Stato si è definitivamente pronunciato sul ricorso della precedente azienda che gestiva la raccolta dei rifiuti sul territorio cittadino. La IV sezione ha respinto l'appello presentato dalla società Multiservizi igiene ambientale, Mia Srl, e per l’effetto, ha confermato la sentenza di primo grado. Ha, fra l'altro, condannato l’appellante alla rifusione, in favore del Comune di Diamante e della società “Impresa Ecoross” s.r.l., delle spese del giudizio, liquidate in 6.000 euro, per ciascuna delle parti appellate.
La società “Multiservizi igiene ambientale” aveva proposto ricorso contro il comune di Diamante, in persona del sindaco e nei confronti dell'impresa Ecoross, oltre che della società Manna Ecologica Ambiente. Chiedeva la riforma della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Calabria, del 18 novembre 2021. La ricorrente aveva partecipato, insieme ad altri tre operatori economici, alla gara, bandita dal comune di Diamante il 30 novembre 2020, per l’affidamento dei servizi di “Spazzamento, raccolta, trasporto e conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani ed assimilati; raccolta e smaltimento differenziata e cartoni con il sistema porta a porta; raccolta e smaltimento rifiuti ingombranti; servizi complementari”, per la durata di cinque anni e per un importo complessivo, a base di gara, per il quinquennio, pari a 4.071.520,27 di euro. La commissione di gara aveva indicato quale prima classificata la Ecoross. Il 10 maggio 2021 era stato anche rettificato il punteggio attribuito alla ricorrente, relativamente alle certificazioni prodotte, circostanza che però non aveva cambiato l’esito della procedura. Fra le altre cose, la ricorrente ha contestato la validità dell’operazione di rettifica, operata dalla commissione, ma anche l’attribuzione dei punteggi e la regolarità del procedimento di verifica dell’anomalia, infine anche la valutazione da parte della Commissione relativamente al criterio sulle certificazioni possedute. Il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza di I grado del Tar e quindi la regolare attribuzione dell'appalto alla società Ecoross.