Rischio frane: la giunta di Belvedere delibera su via Fiorillo
Aggiornamento: 4 ago 2022
Area classificata a rischio R3, lavori per circa 735mila euro
BELVEDERE – 28 lug. 22 - La giunta di Belvedere Marittimo, con a capo il sindaco Vincenzo Cascini ha deliberato sugli interventi di mitigazione del rischio di frana e di messa in sicurezza. Il tratto a per 135mila euro ed il successivo per 600mila euro. Gli interventi fanno addirittura riferimento agli “eccezionali eventi meteorologici”, verificatisi a Belvedere nei mesi di gennaio e febbraio 2009. In quella occasione, l’area costituita dalla parete sub verticale che insiste direttamente su abitazioni private e su via Fiorillo, ha subito un repentino ed abbondante fenomeno erosivo con caduta di materiale, talvolta anche di notevole dimensione. “Ancora oggi in occasione di abbondanti eventi di pioggia – si evidenzia - il costone subisce profondi fenomeni di erosione superficiale, tali da generare una condizione di pericolo sulla strada comunale sottostante. La pendice già oggetto di interventi precedenti, necessita di ulteriori interventi di consolidamento, mirati al contenimento dell’erosione superficiale.
Per tali motivi – si legge - Belvedere Marittimo, ha necessità di realizzare interventi urgenti per la mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio comunale”. L’intera area è stata censita dal Piano di Assetto Idrogeologico della Calabria come area a rischio “R3", l’intervento proposto è limitato ad due tratti “A" e “B” di circa 170 mt di costone, quello a più alto rischio, posto immediatamente a ridosso della strada comunale per la marina, via Fiorillo”, con rischio per la pubblica e privata incolumità di persone e cose che percorrono questo tratto molto trafficato, essendo l’arteria principale che collega la marina al centro storico. Si tratta di un fenomeno fortemente avanzato per il quale l’esigenza di un immediato intervento è direttamente collegato alla necessità di porre le abitazioni sottostanti, e le infrastrutture in condizioni di sicurezza”. Sarebbero proprio le caratteristiche del terreno a generare i problemi. L'area si estende linearmente per oltre un chilometro, e solo alcune parti costituiscono pericolo per le infrastrutture e l’abitato sottostante.