Scalea, atto vandalico all'autospurgo. Orrico interpella sui "silenzi" e su altro

Il consigliere d'opposizione Eugenio Orrico ha presentato una interpellanza sull'atto vandalico compiuto ai danni dell'autospurgo di Scalea e sulle azioni conseguenti

SCALEA – 16 lug. 21 - Dubbi e perplessità sul “silenzio” dell'amministrazione comunale di Scalea su di un atto vandalico ai danni dell'autospurgo comunale. Altri episodi, sarebbero stati trattati con enfasi, mentre ciò che è accaduto un mese e mezzo fa è rimasto nel silenzio. “Come mai l’atto intimidatorio subito da un assessore è stato reso pubblico alla stampa – si chiede il consigliere Eugenio Orrico, estensore di una interpellanza - e l’atto vandalico nei confronti dell’autospurgo comunale acquistato grazie ai cittadini che pagano le tasse è stato tenuto nascosto?”. Oltre che al sindaco, l'interpellanza è stata inviata anche al comandante della Compagnia carabinieri di Scalea, il capitano Andrea Massari.

I fatti, secondo quanto rende noto il consigliere di opposizione sarebbero venuti fuori anche grazie ad una determinazione del VI settore del comune che predispone il pagamento della fattura per il servizio ricevuto ad una società privata. E proprio in quella determina, spiega il consigliere di opposizione: “si apprende che l’autospurgo in dotazione all’ente, utilizzato quotidianamente per il servizio di disotturazione delle condotte fognarie sul territorio comunale, è stato oggetto di atti vandalici perpetrati da ignoti”. L'esponente del gruppo “Scalea Bene Comune”, interpella, quindi i destinatari del documento con l'obiettivo di chiarire, “in particolar modo, se l’atto vandalico è stato denunciato ai carabinieri della compagnia di Scalea e come mai, trattandosi di un atto ignobile, non è stato dato risalto all’opinione pubblica e comunicato alla stampa così come fatto nei mesi scorsi in occasione dell’atto intimidatorio verificatosi ai danni di un’assessore comunale. Nello specifico, si chiede inoltre, in che cosa consistano i danni riportati dall’autospurgo comunale e se i lavori siano stati effettuati”. Nel frattempo, quindi, l'amministrazione comunale, per i servizi di disotturazione del sistema fognario si è avvalso del servizio del privato.