Scalea, commercio auto dall'Unione europea: sequestro preventivo per circa cinque milioni a Diamante
La Guardia di finanza della tenenza di Scalea ha avviato un'attività di indagine a Diamante sul commercio di auto di provenienza dai paesi dell'unione europea, sequestro preventivo di beni mobili e immobili per circa cinque milioni
Scalea, 19 febbraio 2025 – Attività di indagine nel settore del commercio di auto della tenenza di Scalea, sul Tirreno cosentino e in particolare a Diamante: un sequestro preventivo di denaro e beni mobili e immobili per circa 5 milioni di euro, emesso dal Gip del Tribunale di Paola nei confronti di una società e tre persone fisiche, per reati fiscali, nel settore del commercio di auto di provenienza comunitaria.
Tax free cars
L’operazione di servizio, denominata “Tax Free Cars”, ha tratto origine dallo sviluppo di dati ed informazioni acquisiti nell’ambito di una verifica fiscale svolta dai finanzieri della Tenenza di Scalea.
Le attività ispettive hanno consentito di “smascherare” l’insidiosa presunta frode fiscale per la società che, sostanzialmente, evadeva l'Iva. Su delega della Procura della Repubblica di Paola, i finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo.
La presunta frode
La presunta frode fiscale sarebbe stata posta in essere falsificando le fatture ricevute dai fornitori degli stati membri dell’Unione Europea. In pratica, il rappresentante legale dell’impresa cosentina, in concorso con un amministratore di fatto e con un collaboratore “occulto”, avrebbe sottratto al fisco redditi per circa 10 milioni di euro, mediante la predisposizione di documenti contabili fasulli e la presentazione all’Agenzia delle Entrate di dichiarazioni annuali fiscali non veritiere.
In esecuzione del provvedimento giudiziario, quindi, sono state sottoposte a sequestro somme di denaro depositate sui conti correnti societari, nonché diciannove immobili e tre motoveicoli intestati alle persone indagate, nella loro disponibilità, fino alla concorrenza di circa 5 milioni di euro.
L'attività
L’attività di servizio condotta testimonia il costante impegno del Corpo nel contrasto all’evasione fiscale, che costituisce un ostacolo allo sviluppo economico, distorce la concorrenza e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più deboli.
