Scalea, contro l'antenna di telefonia mobile: disturba il defibrillatore. La protesta
Scalea, contro l'antenna di telefonia mobile, una diffida dei familiari della donna con defibrillatore
SCALEA – 30 giu. 23 - Proseguono le iniziative per evitare l'installazione di un traliccio con antenne per telefonia lungo via Fiume Lao, nel centro di Scalea. La vicenda ha assunto una grande importanza perchè, come è noto, a poca distanza dalle antenne vive una giovane donna con un defibrillatore che è molto sensibile ai campi elettromagnetici. Sarebbe contenuto nelle prescrizioni il divieto di sostare in prossimità di campi elettromagnetici che potrebbero alterare il funzionamento provocando anche gravi problemi. Da qui, è nata una prima segnalazione dei familiari della giovane ed ora anche una diffida all'amministrazione per quanto riguarda la concessione e alla stessa azienda telefonica.
Scalea, contro l'antenna di telefonia mobile, pronti alla protesta
Oltre a questo, hanno alzato le barricate anche numerosi cittadini ed i due gruppi di minoranza in consiglio capeggiati da Eugenio Orrico e da Angelo Paravati. Si tenta di avviare una discussione pacifica, un ragionamento basato su questioni logiche e su dati di fatto. In caso contrario i consiglieri ed i cittadini si dicono pronti anche ad elevare i livelli della protesta. Al sindaco e all'amministrazione, i familiari informano che “purtroppo nella nostra comunità vivono persone affette da ipersensibilità ai campi elettromagnetici a radio frequenza, portatore di pacemaker, di defibrillatori o altri apparecchi elettromedicali che sono dei salvavita.
Scalea, contro l'antenna di telefonia mobile: ipersensibilità elettromagnetica
Considerato che la ipersensibilità elettromagnetica – si legge - è una patologia diffusa nel mondo, al punto da costringere milioni di persone a modificare i propri stili di vita, per evitare di subire gli effetti di una esposizione ubiquitaria e inconsapevole dei campi elettromagnetici in alta e bassa frequenza; che negli ultimi anni si registra una forte incidenza di tale sindrome, a causa della notevole diffusione delle reti e trasmissioni wireless locali e globali” si diffida l'ente: “a valutare preliminarmente l’istanza di installazione di una stazione radio base per il servizio di telefonia mobile e tecnologie assimilate, nei pressi della attuale residenza, dimora,domicilio”.
Scalea, contro l'antenna di telefonia mobile: il pericolo di sintomi derivanti dall'esposizione
Si segnala che se si dovessero verificare alcuni dei sintomi patologici, tali da presupporre un fondato collegamento tra la esposizione ai campi elettromagnetici e le patologie tipiche della stessa si procederà per le vie legali con tutte le conseguenze del caso. I firmatari del documenti diffidano gli uffici dell'ente, preposti al rilascio del propedeutico nulla osta e o autorizzazione dell’impianto di telefonia mobile e tecnologie assimilabili, “dall’autorizzare impianti che possano arrecare un aumento dei sintomi a causa dell’incremento del fondo elettromagnetico della zona dove il sottoscritto risiede – si legge - e, in caso venga richiesta la autorizzazione di nuovi impianti, si diffida dal farlo senza prima rilasciare un’idonea relazione scritta da sottoporre alla Asl di competenza, che attesti la totale sicurezza delle radiazioni emesse per le condizioni particolari di salute del sottoscritto e, più in generale, che certifichi l’assenza assoluta di effetti avversi per l’integrità fisica, psichica e per il benessere del sottoscritto, anche a medio/lungo termine”.
Scalea, contro l'antenna di telefonia mobile, la problematica
Un'antenna che potrebbe disturbare un apparecchio salvavita, un defibrillatore sensibile alle onde elettromagnetiche. E' la battaglia di una famiglia di Scalea, subito abbracciata dai consiglieri di opposizione. “Mai avrei creduto di dover affrontare anche questa battaglia – scrive la madre della ragazza - l'antenna sta per essere posizionata nei pressi della mia abitazione, in via Fiume Lao, lato monte. Sono pronta a combattere e chiedo l'aiuto di chiunque sente il bisogno di esprimermi amicizia. Mia figlia purtroppo è affetta da una patologia cardiaca e per vivere ha avuto bisogno di impiantare un defibrillatore che le vieta la sosta nei pressi di campi elettromagnetici, anche molto deboli, in presenza dei quali l'apparecchio salvavita (defibrillatore) si blocca ed il cuore si ferma.
Scalea, contro l'antenna di telefonia mobile: l'appello della madre
Immaginate cosa sto provando e vivendo. Mi appello a tutti voi, io, come mamma, non mi fermerò e combatterò con tutte le mie forze, la vita di mia figlia non può valere le cifre che le aziende di telefonia pagano. Invoco l'aiuto di chiunque e ringrazio l'amministrazione comunale che con il suo agire mi costringe a mettere in pubblico dati sensibili di mia figlia. Spero che nessuno debba mai patire la mia stessa sofferenza”. E dall'opposizione, tuonano i consiglieri Angelo Paravati ed Eugenio Orrico. Quest'ultimo scrive: “Monta la protesta verso l'amministrazione comunale, ma soprattutto cresce la solidarietà verso la famiglia della ragazza affetta dalla patologia cardiaca.
Scalea, contro l'antenna di telefonia mobile, atteso un passo indietro dell'amministrazione
Si spera in un passo indietro dell'amministrazione comunale nell'installare l'antenna che, certo, non passerebbe inosservata in quanto fortemente impattante, nel pieno centro urbano della città di Scalea. In una zona così densamente abitata, e così centrale della città, non sarebbe stato opportuno valutare meglio tale autorizzazione? Ad ogni modo il sottoscritto in qualità di consigliere comunale di opposizione – scrive Orrico -, nell'esprimere piena solidarietà alla famiglia che sta vivendo questa bruttissima situazione e a tutti i cittadini che abitano in quella zona, si schiera dalla loro parte al fine di affrontare la questione”.