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Scalea, dalle minoranze arriva la sfiducia all'amministrazione Perrotta

Scalea, documento delle minoranze: una mozione di sfiducia all'amministrazione Perrotta da discutere e votare per alzata di mano in consiglio comunale


Scalea, documento delle minoranze: una mozione di sfiducia all'amministrazione Perrotta da discutere e votare per alzata di mano in consiglio comunale

Scalea, 19 novembre 2024 – L'amministrazione comunale del sindaco Perrotta non gode della fiducia delle minoranze e presto si saprà se anche altri componenti della risicata maggioranza sono pronti a votare la sfiducia ad un governo cittadino che non sembra più avere i numeri per arrivare alla conclusione del mandato, per il bene dei cittadini. In questi giorni, tanti tumulti e poi un periodo di silenzi, tanto che la crisi in maggioranza era apparsa come svanita di colpo. A rimettere olio al motore, adesso, invece, c'è un documento delle minoranze di Scalea che esprime sfiducia verso l'amministrazione Perrotta, e che chiama in causa tutti i consiglieri che si sono allontanati dalla maggioranza. Una sfiducia che, secondo le minoranze, sarebbe evidente in base ai fatti accaduti e che non garantirebbe un futuro roseo per i cittadini di Scalea.

La posizione del gruppo Idm con la vicesindaca Alfano

Un documento, quello protocollato, che, in qualche modo coinvolge, anche chi recentemente ha assunto posizioni critiche verso gli stessi compagni di cordata come la vicesindaca Annalisa Alfano, e, nello stesso gruppo di IdM, il consigliere Luigi Cirimele. Un periodo di riflessione ha fatto notare in queste ore la vicesindaca che, forse, era pronta ad unirsi agli scontenti dell'amministrazione Perrotta, salvo poi tornare sui propri passi anche in virtù, così si vocifera, di richiami da parte dei vertici di Italia del Meridione. Anche sulla posizione dell'assessore Renato Lombardo, al momento, non ci sono effetti ufficiali della deflagrazione che ha colpito l'amministrazione Perrotta, in maniera più consistente dal giorno dopo del suo abbraccio con Forza Italia.

La situazione politica

Il presidente del consiglio Gaetano Bruno ha da tempo messo il sigillo confermando più volte di essere passato in minoranza e la sua carica andrà eventualmente sostituita; la consigliera Giovanna Fiore, capogruppo di Scalea Europea ha anch'essa dichiarato di abbandonare la nave non condividendo il passaggio politico del sindaco verso Forza Italia, fra l'altro, avvenuto senza alcuna comunicazione preventiva ai consiglieri di maggioranza. E, nel gruppo, ci sono le defezioni storicizzate come quelle di Giuseppe Angona, e di Giuseppe Antonio Torrano che pur avendo fatto parte del “progetto” della Nuova Era, sin dal primo momento si sono distaccati dal gruppo. Dunque, una “Nuova Era” frantumata, a cocci, che potrebbe non avere più neanche i numeri per mantenersi sulle poltrone in questo ultimo frammento di consiliatura.

La mozione di sfiducia

Da tale situazione nasce la mozione di sfiducia dei consiglieri di minoranza presentata a norma di legge al sindaco e al presidente del consiglio comunale. Atto che dovrà essere portato nella massima assise e verrà votato per alzata di mano, facendo così piena luce sulla posizione di ogni individuo presente in assemblea. I consiglieri comunali in carica: Angelo Paravati, Raffaele D’Anna, Francesco Silvestri, Giovanna Versace, Eugenio Orrico, Giuseppe Angona, Giuseppe Torrano, hanno sottoscritto e protocollato il documento di sfiducia al quale potrebbero unirsi gli ex consiglieri di maggioranza ed eventuali altri componenti. Un modo per essere almeno trasparenti verso i cittadini che hanno dato loro fiducia per costruire una Scalea diversa, quella della “Nuova era”. I cittadini valuteranno se così è stato.

Le defezioni progressive


Scalea, documento delle minoranze: una mozione di sfiducia all'amministrazione Perrotta da discutere e votare per alzata di mano in consiglio comunale

“L’attuale amministrazione comunale di Scalea, eletta nel settembre 2020, ha registrato nel corso del mandato diverse e progressive defezioni da parte di consiglieri comunali, alcuni dimissionari, altri usciti dalla maggioranza, comunque orientati a non sostenerla in maniera sistematica.

In particolare, nel corso dei primi anni di amministrazione – ricordano i firmatari della mozione - si sono registrate le dimissioni dei consiglieri Francesca Vittorino e Maria Teresa Faillace, mentre i consiglieri Giuseppe Angona e Giuseppe Torrano, firmatari della presente mozione, inizialmente eletti nella lista del sindaco in carica ma mai adeguatamente coinvolti nell’amministrazione attiva della città, non fanno parte dei gruppi consiliari di maggioranza e, da consiglieri autonomi, hanno negato da tempo il loro sostegno politico all’amministrazione in carica.

Il consigliere Bruno

Di recente, in data 6 novembre 2024, il consigliere comunale di maggioranza, nonché presidente del consiglio comunale, Gaetano Bruno, ha comunicato, a mezzo stampa, per sopraggiunte divergenze ideologiche con il sindaco, culminate con la decisione del sindaco Perrotta di aderire a Forza Italia, di fuoriuscire dalla maggioranza, collocandosi all'opposizione rimettendo la carica di presidente del consiglio”. Ulteriori sviluppi, a distanza di un solo giorno: “in data 7 novembre, la consigliera di maggioranza e capogruppo di Scalea Europea, Gianna Fiore, ha comunicato la fuoriuscita dal gruppo di maggioranza a seguito di quanto accaduto nelle ultime ore, della decisione del sindaco e di altri componenti della maggioranza di aderire a Forza Italia”.

Secondo i firmatari: “l'insanabile contrasto politico ha determinato il venir meno di una solida maggioranza consiliare a sostegno del sindaco Perrotta e del suo esecutivo, determinando una chiara situazione di impossibilità di funzionamento del consiglio comunale, atteso che al momento l’amministrazione Perrotta può contare sul sostegno di soli sette consiglieri su sedici, decisamente insufficiente a supportare l’esecutivo in carica.

L'attacco di Bruno ad Alfano

Scalea, documento delle minoranze: una mozione di sfiducia all'amministrazione Perrotta da discutere e votare per alzata di mano in consiglio comunale

Del resto, la difficoltà di funzionamento del Consiglio comunale si sono già platealmente manifestate nel corso del consiglio comunale del 28 ottobre 2024, che ha bocciato una proposta di delibera formulata dal presidente dell’assemblea, Gaetano Bruno, col voto contrario di sette consiglieri di maggioranza, ed ha altresì bocciato, di misura, ben due emendamenti proposti dal sindaco. Nel corso della seduta si è registrata anche una dura reprimenda del consigliere Gaetano Bruno nei confronti del vicesindaco Alfano, con spunti polemici che hanno interessato anche il sindaco, e con accenni alla difficoltà, se non impossibilità, di tenere riunioni di maggioranza tra i consiglieri oramai da mesi a causa delle contrapposizioni politiche insorte tra loro”. Per i firmatari della mozione: “Tale situazione determina, chiaramente, un grave limite per la già debole azione dell’esecutivo Perrotta, non consentendo una ordinaria prosecuzione della azione amministrativa nell’imminenza di adempimenti nevralgici quali la programmazione finanziaria 2025/2027 e la manovra tributaria 2025, sì che non potrà programmare nulla facendo affidamento al sostegno politico del Consiglio comunale, che, allo stato, non è garantito e, nella migliore delle ipotesi, può essere rimesso alla coscienza dei singoli consiglieri per talune delibere”.


Il testo integrale della mozione

Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio comunale di Scalea

dott. Gaetano Bruno

Ill.mo Sig. Sindaco del Comune di Scalea

Avv. Giacomo Perrotta


Mozione di sfiducia nei confronti del sindaco ex art. 52 D.LGS N. 267/00


I sottoscritti Consiglieri Comunali in carica presso il Comune di Scalea, Sigg.ri Angelo Paravati, Raffaele D’Anna, Francesco Silvestri, Giovanna Versace, Eugenio Orrico, Giuseppe Angona, Giuseppe Torrano, trasmettono la presente mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco ai sensi dell’art. 52 D.LGS N. 267/00, nonché ai sensi dell’art. 60 del Regolamento del Consiglio comunale, così come aggiornato e modificato con Delibera del Consiglio comunale n.60 del 06.11.2017, nonché ai sensi della disciplina generale del vigente Statuto Comunale- premettendo che la normativa citata in oggetto prevede che la mozione di sfiducia al Sindaco deve essere “motivata e sottoscritta” da almeno due quinti dei Consiglieri assegnati e che la stessa rientra tra i provvedimenti caratterizzati da un’elevatissima discrezionalità, la cui motivazione può essere incentrata anche su una diversità di orientamenti politici fra Sindaco e Maggioranza Consiliare- per le seguenti motivazioni

L’attuale amministrazione comunale di Scalea, eletta nel settembre 2020, ha registrato nel corso del mandato diverse e progressive defezioni da parte di consiglieri comunali, alcuni dimissionari, altri usciti dalla maggioranza, comunque orientati a non sostenerla in maniera sistematica.

In particolare, nel corso dei primi anni di amministrazione, si sono registrate le dimissioni dei Consiglieri Francesca Vittorino e Maria Teresa Faillace, mentre i consiglieri Giuseppe Angona e Giuseppe Torrano, firmatari della presente mozioni, inizialmente eletti nella lista del sindaco in carica ma mai adeguatamente coinvolti nell’amministrazione attiva della città, non fanno parte dei gruppi consiliari di maggioranza e, da consiglieri autonomi, hanno negato da tempo il loro sostegno politico all’amministrazione in carica.

Di recente, in data 6 novembre 2024, il consigliere comunale di maggioranza, nonché presidente del Consiglio comunale, dott. Gaetano Bruno, ha comunicato, a mezzo stampa, per sopraggiunte divergenze ideologiche con il sindaco, culminate con la decisione del Sindaco Perrotta di aderire a Forza Italia, di fuoriuscire dalla maggioranza, collocandosi all'opposizione rimettendo la carica di Presidente del Consiglio.

Detto comunicato è stato ulteriormente precisato e motivato nel successivo comunicato stampa che il consigliere Bruno ha affidato alle reti giornalistiche locali.

A distanza di un solo giorno, in data 7 novembre, la consigliera di maggioranza e capogruppo di Scalea Europea, dott.ssa Gianna Fiore, ha comunicato la fuoriuscita dal gruppo di maggioranza a seguito di quanto accaduto nelle ultime ore, della decisione del Sindaco e di altri componenti della maggioranza di aderire a Forza Italia.

In effetti, in data 5 novembre 2024 il sindaco Giacomo Perrotta, sebbene eletto in una lista civica composta, almeno in parte, da persone che si identificano nei valori dei partiti di centrosinistra, e sebbene tra le opposizioni consiliari- unitamente ad altri consiglieri di opposizione tradizionalmente e notoriamente vicini ai partiti di centrodestra-fosse già presente un gruppo aderente a Forza Italia, in data 5 novembre 2024, nel corso di un convegno pubblico tenutosi a Scalea, ha ufficializzato la sua adesione a Forza Italia, ingenerando sconcerto e confusione sia tra l’opinione pubblica sia all’interno della compagine consiliare, invero disorientata, sia tra alcuni consiglieri di opposizione, che si trovano ora a fare opposizione ad un componente della loro stessa area politica, sia tra i consiglieri della sua maggioranza.

Alcuni pubblicamente impegnati nel sostegno dei valori dei partiti del centrosinistra e messi in serio imbarazzo nel dover dare sostegno ad un sindaco la cui virata politica mette in discussione quei valori.

Tale insanabile contrasto politico ha determinato il venir meno di una solida maggioranza consiliare a sostegno del sindaco Perrotta e del suo esecutivo, determinando una chiara situazione di impossibilità di funzionamento del Consiglio comunale, atteso che al momento l’amministrazione Perrotta può contare sul sostegno di soli sette consiglieri su sedici, decisamente insufficiente a supportare l’esecutivo in carica.

Del resto, la difficoltà di funzionamento del Consiglio comunale si sono già platealmente manifestate nel corso del Consiglio comunale del 28 ottobre 2024, che ha bocciato una proposta di delibera formulata dal presidente dell’assemblea, Gaetano Bruno, col voto contrario di sette consiglieri di maggioranza, ed ha altresì bocciato, di misura, ben due emendamenti proposti dal sindaco. Nel corso della seduta si è registrata anche una dura reprimenda del consigliere Gaetano Bruno nei confronti del vicesindaco Alfano, con spunti polemici che hanno interessato anche il sindaco, e con accenni alla difficoltà, se non impossibilità, di tenere riunioni di maggioranza tra i consiglieri oramai da mesi a causa delle contrapposizioni politiche insorte tra loro.

Tale situazione determina, chiaramente, un grave limite per la già debole azione dell’esecutivo Perrotta, non consentendo una ordinaria prosecuzione della azione amministrativa nell’imminenza di adempimenti nevralgici quali la programmazione finanziaria 2025/2027 e la manovra tributaria 2025, sì che non potrà programmare nulla facendo affidamento al sostegno politico del Consiglio comunale, che, allo stato, non è garantito e, nella migliore delle ipotesi, può essere rimesso alla coscienza dei singoli consiglieri per talune delibere.

Allo stato, per evidenti quanto oggettivi conflitti politici interni, dettati da profonde motivazioni ideologiche, non sussistono i presupposti giuridici e fattuali per una prosecuzione del Consiglio Comunale venuta meno in modo insanabile la rappresentatività dell’iniziale compagine di maggioranza e delle conseguenti prerogative richieste.

Né il rispetto per i cittadini può consentire una inerte sopravvivenza del Massimo Orfano di rappresentatività del Comune di Scalea.

In conclusione, si ritiene che il Consiglio Comunale non può ulteriormente assistere, passivo, solo per tutelare egoisticamente la propria sopravvivenza, ad un così grave degrado, senza farsi complice di una inaccettabile inerzia a tutto danno della comunità e dei cittadini che ripongono in questa Istituzione le proprie naturali esigenze ed aspettative per una crescita culturale e sociale.

Tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri comunali, consapevoli della responsabilità assunta nel 2020 a seguito delle elezioni amministrative nei confronti di tutti i cittadini e consci della impossibilità di adempiere ai doveri derivanti dal proprio mandato, accertata una irreversibile crisi politica che pregiudica, paralizzandola, l’azione amministrativa del comune

CHIEDONO

Che il Presidente del Consiglio Comunale o il sindaco in sostituzione, per effetto di intervenuto atto di rinuncia del Presidente, Voglia disporre e formalizzare, con la sollecitudine dettata dal caso e, comunque, secondo i termini di legge, la convocazione della apposita seduta del Consiglio Comunale, al fine di discutere e deliberare in merito alla presente proposta di mozione di sfiducia al Sindaco ovvero, affinché voti sul seguente ordine del giorno:

“Vogliano i singoli Sigg.ri consiglieri comunali componenti l’On le Consiglio comunale di Scalea decidere, votare e deliberare, ai sensi e per gli effetti di quanto stabilito dall’art. 52 D.LGS N. 267/00, la sfiducia verso il sindaco Giacomo Perrotta, per i motivi esposti nella premessa della mozione.

Con l’invito a tutti i Consiglieri comunali a modificare e/o integrare la presente mozione che, quindi è a disposizione dell’intero consesso civico ed infine ad approvarla, guardando agli interessi generali e collettivi della Comunità, che merita amministrazioni stabili e politicamente omogenee.

Chiedono, altresì che il sindaco, ai sensi dell’art. 60, n.3. del Regolamento del Consiglio comunale, Voglia prontamente informare il Prefetto della presentazione della presente mozione, ricordando che ogni eventuale inerzia e/o ritardo nelle attività di convocazione, trattando si di atto privo di discrezionalità costituisce violazione di norma ed espone il destinatario della presente a responsabilità di natura omissiva, con ogni più ampia riserva.

Scalea, 12 novembre 2024

Firmato dai consiglieri comunali




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