Scalea, le dimissioni dei consiglieri e lo scivolone del sindaco Perrotta
- miocomune.tv
- 23 dic 2024
- Tempo di lettura: 3 min
Scalea, conclusa con le dimissioni di nove consiglieri l'esperienza amministrativa del sindaco Perrotta: lo scivolone sull'ultima tessera del puzzle

Scalea, 23 dicembre 2024 – I “giochi (politici) di palazzo” non portano mai a buone strade, le arrampicate del sindaco di Scalea Perrotta si sono concluse con lo scivolone finale, le dimissioni di sette consiglieri di minoranza, ma se vogliamo anche di ex maggioranza (Torrano, Angona), alle quali si sono aggiunte quelle della ex vicesindaca Alfano, che si è sentita tradita più volte, e dell'ex capogruppo di Scalea Europea, Gianna Fiore, che come è ormai noto non aveva accettato sin da subito il passaggio a Forza Italia del sindaco Perrotta e soprattutto il mancato coinvolgimento dei consiglieri di maggioranza nel cambiamento di linea, una mancanza di chiarezza e lealtà politica, insomma.
Un boccone duro a Natale
Un boccone duro da ingoiare a due giorni dal Natale scaleoto. Il puzzle che Perrotta stava cercando, ancora una volta, di mettere in ordine avrebbe, invece, generato la reazione opposta e contraria di quei componenti della ex maggioranza che erano in pausa di riflessione, in attesa di ulteriori mosse del sindaco, magari di un suo intervento, non verificatosi, contro comportamenti poco eleganti, come è emerso velatamente più volte negli ultimi consigli comunali. L'ultima ventilata mossa di Perrotta di nominare una vicesindaca esterna che, secondo le idee del primo cittadino, avrebbe fatto recuperare almeno una tessera caduta dal puzzle, ha invece provocato la caduta del castello di carta costruito per tirare a campare, forse un altro anno, in una molto improbabile consiliatura di emergenza fino alle prossime elezioni del 2026.
L'analisi andrà fatta
Ci sarà il tempo per tirare le somme, per capire cosa realmente e concretamente è stato fatto in questi anni e cosa invece è stato ampiamente annunciato sulle piazze virtuali ed è poi rimasto sulla carta. Ci sarà il tempo per comprendere le dinamiche politiche che non hanno seguito una strada in linea retta; la città di Scalea è maestra in questo genere di comportamenti. Nel passato anche non troppo recente le conduzioni ibride e di convenienza quasi mai hanno condotto ad un percorso limpido.
E' ora la città a ritrovarsi con un pugno di mosche in mano perchè le opportunità del Pnrr vanno ormai svanendo e tanti problemi della città turistica sembrano essere irrisolti.
Il commissario
Arriverà un commissario. Nel caso di scioglimento anticipato per le dimissioni dei consiglieri la nomina è di un solo commissario che assume entrambi le funzioni di giunta e consiglio comunale. Lo indicherà il prefetto Padovano così come è avvenuto nei giorni scorsi per l'amministrazione di Cetraro dove si è determinata una situazione simile a quella di Scalea.
La “sfiducia”
Scrivevano i firmatari della mozione di sfiducia che per vari motivi di equilibri politici non era passata in consiglio comunale: “l'insanabile contrasto politico ha determinato il venir meno di una solida maggioranza consiliare a sostegno del sindaco Perrotta e del suo esecutivo, determinando una chiara situazione di impossibilità di funzionamento del consiglio comunale”. C'era stato anche ci non se l'era sentita in quel frangente di votare la “sfiducia” che in qualche modo avrebbe “sfiduciato” anche il proprio lavoro. Ma poi, quell'inesistente e richiesto “mea culpa” del sindaco per la mancata solidarietà verso la vicesindaca, obiettivo di attacchi di “fuoco amico”, e le ultime mosse che qualcuno intelligentemente pensava di aver messo in atto per mantenere in piedi la struttura politica del comune sugli stecchini, ha generato la valanga e la caduta finale.

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