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Scalea, Distretto del cibo: prime sottoscrizioni dei comuni

L'iniziativa con capofila il comune di Scalea, coinvolge altri 21 centri della fascia del Tirreno



SCALEA – 14 gen. 23 - E' stata avviata la procedura per la sottoscrizione delle quote al “Distretto del cibo” del Tirreno cosentino. Una iniziativa portata avanti dal vicesindaco di Scalea, Annalisa Alfano che ha coinvolto numerosi centri della fascia costiera e non. E già, fra l'altro, si registrano le prime adesioni ufficiali con la sottoscrizione da parte dei comuni delle quote. Lo scorso 10 gennaio, si è svolta una riunione. In quella occasione, è stato approvato lo statuto del distretto. «Quando abbiamo iniziato l'iter per avviare questo progetto - ha commentato il vice sindaco Annalisa Alfano - sembrava davvero un'utopia riuscire a costituire un partenariato pubblico/privato di spessore che potesse rappresentare a pieno un territorio variegato, ricco di sfaccettature come l'intera Riviera Dei Cedri ma ce l'abbiamo fatta. Ora manca l'ultimo step, la costituzione della società, per poter dare finalmente vita a questo strumento innovativo. Il distretto del cibo del Tirreno Cosentino - prosegue Alfano - è la dimostrazione che con sinergia, confronto, leale collaborazione e passione si possono davvero raggiungere risultati importanti. Dopo il completamento della parte burocratica e amministrativa potremo iniziare questo lungo viaggio insieme valorizzando i sapori, i profumi, le tradizioni e la cultura della nostra terra». Il comune di Scalea è capofila del progetto.



Sono in tutto 21 gli altri comuni che hanno aderito. Il termine ultimo per la manifestazione di interesse è il 2 febbraio 2023. Lo statuto della “società consortile” del distretto del cibo si compone di 23 articoli. Si dichiarano, fra l'altro, le finalità: “creare uno strumento avanzato di gestione del sistema produttivo di qualità dell’area; promuovere lo sviluppo territoriale e la coesione e inclusione sociale; favorire l'integrazione di attività caratterizzate da prossimità territoriale; garantire la sicurezza alimentare; diminuire l'impatto ambientale delle produzioni; ridurre lo spreco alimentare;

salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari; favorire la collaborazione con le Istituzioni Pubbliche e le Associazioni del territorio; promuovere la cooperazione tra le aziende per la costruzione di progetti congiunti di promozione dell'enogastronomia locale e di filiera; promuovere il consumo e l'utilizzo consapevole dei prodotti del territorio mediate campagne di comunicazione locali”.



La società consortile non ha scopo di lucro e si provvederà, per esempio, a valorizzare l’identità comune e riconoscibile delle produzioni di eccellenza tramite il rafforzamento della politica di filiera agricola e agroalimentare; a promuovere l’immagine e le attività del distretto con l’utilizzo di una piattaforma comune di informazione e comunicazione sul web; a favorire la vendita diretta e l’accoglienza di qualità in azienda anche con apposito disciplinare; diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale attraverso le attività agricole e agroalimentari;

promuovere il rispetto della legalità, dell’etica e della responsabilità sociale nei soggetti aderenti al distretto.



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