Scalea, la vicenda degli alloggi per le forze dell'ordine finisce in tribunale
Aggiornamento: 24 ott 2022
Tra Regione e Comune si apre un contenzioso legato anche a crediti vantati dalla Regione Calabria per rifiuti solidi urbani
SCALEA – 22 ott. 22 - La vicenda della costruzione degli alloggi per le forze dell'ordine a Scalea si complica ulteriormente e, al momento, dal punto di vista economico va risolta in tribunale. Il comune di Scalea ha ottenuto dal tribunale di Catanzaro il decreto ingiuntivo che porta la data del 20 giugno 2022 contro la Regione Calabria per il pagamento della somma di 292.264,88 euro. Si tratta della cifra che riguarda la prima e seconda anticipazione per la realizzazione della palazzina degli alloggi di servizio delle forze dell’ordine. Una struttura che sembrava avere vita facile, invece, sono trascorsi diversi anni, ed il terreno è stato solo recintato e negli anni scorsi sono stati svolti gli esami geologici. La questione giudiziaria è contorta. La Regione Calabria, infatti, ha proposto opposizione al decreto ingiuntivo, con atto notificato il 10 agosto scorso. In tale atto, si apprende, ha eccepito il difetto di giurisdizione del giudice adito ed ha chiesto di operare la compensazione tra tale somma ed il maggiore importo che sarebbe dovuto dal Comune per il servizio rifiuti solidi urbani. Ma per l'amministrazione comunale del sindaco Perrotta queste pretese della Regione: “allo stato, risultano infondate”.
Ora, visto che occorre tutelare i diritti, le ragioni e gli interessi del comune, la giunta ha deciso di nominare un legale al quale affidare la difesa dell’Ente per l’intero grado del giudizio. La giunta ha quindi deciso di nominare Giovanni Loreto dell’avvocatura civica del comune per rappresentare e difendere l’ente.
Nei mesi scorsi, l'amministrazione comunale di Scalea, con a capo il sindaco Giacomo Perrotta ha deliberato per un'azione monitoria nei confronti della Regione Calabria, in riferimento ai ritardi dei lavori per la realizzazione della palazzina per gli alloggi di servizio alle forze dell’ordine. Il comune lamenta la mancata erogazione della prima anticipazione e del secondo trasferimento disposti con decreti dirigenziali del 27 settembre 2019 e del 10 dicembre 2020. “Per l’esecuzione dei lavori – si legge - è stata liquidata la prima anticipazione di 110.000 euro e con successivo decreto è stato liquidato quale secondo trasferimento, l'importo di 182.264,88 euro”.
Ma tali somme si fa rilevare nell'atto del comune non sono state accreditate in favore dell'ente, nonostante i diversi solleciti, ai quali gli uffici regionali hanno opposto in compensazione crediti vantati dalla Regione per Rifiuti solidi urbani, “già più volte documentalmente contestati da questo Comune”, si legge. Nell’ultimo sollecito del 9 agosto 2021 sono stati anche evidenziati i motivi per i quali la compensazione non è ammessa ed è stato fatto presente che “la mancata erogazione della complessiva somma di 292.264,88 impedisce la realizzazione dell’opera da parte del Comune, che è semplicemente attuatore dell’intervento, e che non può provvedere con fondi propri e lo espone ad azione per danni da parte dell’appaltatore, dei quali la Regione non potrebbe essere esente”.