Scalea, le dimissioni dei consiglieri: lo sfogo del consigliere di maggioranza Di Lorenzo
Sui social, lo sfogo dell'ex consigliere di maggioranza di Scalea Di Lorenzo, dopo le dimissioni di nove consiglieri e la caduta del sindaco Perrotta
Scalea, 23 dicembre 2024 – Fra le prime reazioni della risicata maggioranza di Scalea caduta oggi a seguito delle dimissioni di nove consiglieri comunali c'è quella del consigliere Gennarino Di Lorenzo che se la prende con chi ha “tradito”, con chi non ha mantenuto fede al voto.
“Oggi mi sento sopraffatto dalla tristezza e dalla rabbia – scrive Di Lorenzo -. Scalea, il mio paese, è stato ancora una volta messo in ginocchio. Nove consiglieri hanno deciso di dimettersi, e con questa mossa hanno decretato il triste "regalo di Natale" per tutta la comunità: il commissariamento del comune. Scalea è un paese che ha sempre sofferto; un paese che ha vissuto eventi drammatici, come lo scioglimento per mafia nel 2014”.
Il commissariamento
Il consigliere Di Lorenzo indica la data del 2026 per le elezioni, mentre proprio la fine anticipata della consiliatura porterà ad elezioni nelle prossima tornata elettorale presumibilmente a primavera 2025, bisognerà attendere il Dpr entro il prossimo 22 febbraio.
“Oggi – scrive Di Lorenzo - ci ritroviamo di nuovo senza una guida, un commissariamento che durerà fino alle prossime elezioni, che teoricamente si terranno nel 2026. Un periodo lungo, in cui saremo ancora una volta lasciati nelle mani della burocrazia, senza la possibilità di dare a questa città la chance di risorgere. E questo è una sconfitta per tutti noi.
Quello che mi fa più male, però, è vedere il sacrificio di mio padre, che ha creduto in Scalea più di chiunque altro. Ogni giorno ha dato tutto sé stesso per cercare di risolvere i problemi, per stare vicino alla sua gente, quella stessa gente che gli ha promesso il voto in faccia e poi alle spalle...”.
Il consigliere evidenzia l'impegno del padre che “non è venuto mai meno alle responsabilità e al giuramento che ha fatto per servire il suo paese; non si è mai fatto problemi di orari per andare a controllare "pozzi, acquedotti, canali, sporcandosi in prima azione le mani.
Eppure lui è sempre stato lì, senza mai tirarsi indietro, mettendo tutto il suo impegno in ciò che faceva. Nonostante questo, spesso ci siamo scontrati, perché io, forse troppo disilluso, penso che lo scaleoto (cittadino di Scalea) non meriti nulla, che non si è mai meritato nulla. Perché qui puoi fare di tutto, puoi sacrificarti, ma alla fine si parlerà solo in negativo, sempre e comunque”.
Il fallimento della comunità
Prosegue Di Lorenzo: “In questo momento di grande delusione, mi rendo conto che non è solo la politica a fallire, ma anche noi come comunità. Questo paese ha tutto per cambiare, ma spesso sembra che chi cerca di fare qualcosa venga lasciato solo, tradito. E chi ha voltato le spalle alla città, chi si è creduto più furbo, alla fine ha ottenuto quello che voleva: una città che perde la sua speranza, una comunità che non sa più dove andare. E per ultimo vorrei ringraziare tutti quei traditori che sono entrati a casa mia, nella vita possono cambiare le idee ma fin quando avete mangiato siete stati dove siete stati...
Scalea merita di più, ma oggi siamo costretti ad affrontare la realtà: finché non cambierà anche la mentalità di chi la vive, sarà difficile sperare in qualcosa di diverso. Mi scuso se il mio sfogo può sembrare troppo crudo, ma oggi non posso fare a meno di esprimere la mia rabbia e la mia delusione”.
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