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Scalea, Lombardo: il prefetto ha chiesto la sospensione; l'amministrazione lo reintegra in consiglio

In una nota intervengono l'amministrazione comunale di Scalea ed il sindaco Giacomo Perrotta


Renato Lombardo
Renato Lombardo

SCALEA – 10 nov. 20 – In un documento del 3 novembre scorso, il prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio, sollecitava il comune di Scalea a sospendere il consigliere di maggioranza Renato. Lombardo. Per il prefetto si sarebbe verificata la causa di sospensione di diritto dalle cariche” in base alla cosiddetta legge Severino.

Ma per l'Amministrazione di Scalea non esiste “nessuna necessità di surrogare il consigliere Renato Lombardo anzi, lo stesso, venuta meno la misura restrittiva personale, di diritto, potrà prendere posto nel consiglio comunale della città in cui è stato eletto”. E' quanto si legge in una nota diffusa pochi minuti fa dall'amministrazione comunale. Nella nota si legge: “Il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, chiarisce la vicenda che riguarda il consigliere Renato Lombardo eletto nella tornata elettorale del 20 e 21 settembre scorsi e sospeso”, non decaduto, dalla carica a seguito della comunicazione del segretario comunale indirizzata alla Prefettura.

“Intanto è bene ribadire come già fatto in campagna elettorale che il consigliere Renato Lombardo era candidabile ed eleggibile in quanto la misura restrittiva a suo carico è sopravvenuta dopo la presentazione della lista e comunque – spiega il sindaco Perrotta – il reato contestatogli non è ricompreso tra quelli che determinano l’ineleggibilità. Inoltre la legge prevede la sospensione di diritto, e non la decadenza, dalla carica di consigliere per determinate fattispecie di reato contestate a persone candidate tra cui quella che riguarda la vicenda del consigliere Lombrado”.

Il comma 6 dell’articolo 11 del decreto legislativo 235/2012 dispone infatti che: la sospensione cessa nel caso in cui nei confronti dell'interessato venga meno l'efficacia della misura coercitiva di cui al comma 1, ovvero venga emessa sentenza, anche se non passata in giudicato, di non luogo a procedere, di proscioglimento o di assoluzione o provvedimento di revoca della misura di prevenzione o sentenza di annullamento ancorché con rinvio. In tal caso la sentenza o il provvedimento di revoca devono essere pubblicati nell'albo pretorio e comunicati alla prima adunanza dell'organo che ha proceduto all'elezione, alla convalida dell'elezione o alla nomina.

“In data odierna – spiega ancora il sindaco Perrotta – pubblicando all’albo pretorio l’atto di revoca della misura di prevenzione ai danni del consigliere Lombardo e quindi la cessazione di diritto dei motivi della sospensione si attesta il verificarsi delle condizioni che consentono a Lombardo di occupare il suo posto in consiglio comunale.

Nessuna omissione – ha detto poi il sindaco Perrotta – è stata posta in essere né dal sottoscritto, né dal segretario comunale, né dall’ufficio di Presidenza del Consiglio, anzi – ha concluso il sindaco di Scalea – oggi si pone fine ad una vicenda che riconsegna al Consiglio Comunale un elemento eletto democraticamente dalla popolazione e che saprà dare il suo contributo nella direzione già tracciata in questa prima fase di mandato dalla maggioranza che mi onoro di guidare”.

 
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